TRON regia di Steven Lisberger

Spotify     7 / 10  17/10/2015 00:04:02 » Rispondi
Cult anni 80 prodotto dalla Disney. E' passato alla notorietà principalmente per gli effetti speciali realizzati al computer, una novità per quei tempi. In generale è un filmetto carino e divertente e che tratta un tema (che spiegherò dopo) in maniera geniale e bellissima. Passiamo subito a parlare dei suddetti effetti: quanto mi sarebbe piaciuto esserci in sala nel 1982, perchè avrei potuto gustarmi questo stupendo e innovatore spettacolo visivo. Che gran rimpianto. Però volete sapere qual'è la cosa strana? Che guardando tale spettacolo oggi, a 33 anni di distanza, sono rimasto lo stesso a bocca aperta! Sono degli effetti talmente realizzati bene, per l'anno soprattutto, che anche se li guardi oggi, non cambia nulla. Almeno, io ho provato queste sensazioni. Poi si, in certi punti comunque fanno un po' sorridere, ma ciò non influisce complessivamente. La regia di tale Lisberger, che a quanto ho letto, è famoso solo per questo lavoro, oltre, appunto, a saper usare gli effetti, è molto solida. Assistiamo ad alcune scene d'azione davvero avvincenti, ingolosite da una grafica fantastica. Ci sono altre sequenze dove la suspense non manca di certo e alcune inquadrature sono tra le più rivoluzionarie dell'epoca. Ottima la direzione degli attori, molto credibili, e non era un compito facile. Invece scendiamo un gradino per quanto riguarda la caratterizzazione, molto superficiale, ma d'altronde, per una pellicola così, non è un difetto di primo piano. Il ritmo è buono, ci sono alcuni fasi dove c'è un po' più di stallo, però in generale ci si diverte e in certi punti ci sono vere e proprie scariche di adrenalina. Poi, generalmente, l'impianto registico-narrativo è molto ferreo e senza troppi fronzoli, diretto. Il finale è molto bello, girato in modo impeccabile, sicuramente prevedibile, ma aspettarsi altro dalla Walt Disney è come sperare che io diventi bravo in matematica. Comunque è molto soddisfacente. Riguardo al tema trattato di cui parlavo prima, questi è ovviamente la dittatura, altro non è. Penso che sia l'idea più geniale per rappresentare una società cui vige un regime totalitario. L'intero film è praticamente una metafora. E alla fine, come la storia ci ha insegnato, vai alla lunga in questo modo, e vedi che prima o poi si scatena una rivolta. Argomento rappresentato davvero in maniera stupefacente. Fotografia convincente, forse un po' troppo "glaciale", però ha dei colori fantastici. Sicuramente altro elemento molto caratterizzante. Scenografia di una bellezza indescrivibile, sembra davvero tutto vero, mi chiedo come abbiano fatto a realizzare una cosa così incredibilmente perfetta. Non dico altro. Ah, poi ci sono i costumi di scena che sono tra le cose che saltano più all'occhio. Realizzati anche questi con una gran tecnica, conditi con dei bei colori fosforescenti. Molto azzeccata la colonna sonora, classiche sonorità anni 80. Il cast è nella media e generalmente convince: Jeff Bridges è molto simpatico e impersona bene il ruolo di uno stravagante inventore di videogiochi. Discreta la prova di Bruce Boxleitner, inferiore però a quella di Bridges. David Warner nel classico ruolo del cattivone di turno. La sceneggiatura di certo non è eccezionale, molto semplice e anche approssimativa nella stesura dei personaggi, però, dopotutto, grazie forse alla semplicità stessa e a dei dialoghi buoni, riesce a galleggiare seppur con qualche falla.

Un buonissimo fantasy informatico, graziato da una grafica sublime. Lo promuovo. Un 7 stiracchiato.