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ORGOGLIO E PREGIUDIZIO regia di Joe Wright

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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade     8 / 10  16/02/2006 16:42:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto ben 2 volte il libro e non avevo mai visto una trasposizione cinematografica nè televisiva,quindi mi sono visto per la prima volta raffigurati i personaggi di un romanzo che a mio avviso è un capolavoro sia sotto il profilo narrativo-tematico che per il significato politico-sociale che è ahimè ancora valido in alcune realtà della nostra Europa e persino della nostra Italia.
Detto questo ho notato una sostanziale e apprezzabilissima aderenza del film al libro:non solo la storia,i dialoghi sono rispettati(tranne qualcosina nell'ultima parte dove il regista si è preso qualche licenza) ,ma la sostanziale ironia è mantenuta.Orgoglio e pregiudizio pur essendo un romanzo a tema sentimentale ha una matrice inglese ben delineata e tutti i caratteri vengono espressi in modo sobrio e lontanissimo dalla galanteria mediterranea o dalla passionalità latina:gli elementi tipicamente "british" di insularità,di riservatezza emotiva, di distaccamento ironico a volte sarcastico vengono pienamente ripresi nel film e infatti non assistiamo a nessun bacio,nessuna scena d'amore vera e propria,nessun pianto,nessun grido e comunque nessuno sfogo emotivo che non sia espressione tipica della particolarissima cultura d'Oltremanica:controllo,decoro,mania dell'ordine,rispetto per le proprietà e le tradizioni,attenzione al terreno sociale e capacità di ridere di se stessi sono i reali sentimenti che prevalgono sia nell'opera letteraria che fortunatamente nel film di Joe Wright.
Passando ai personaggi ,non posso che essere soddisfatto anche della scelta attoriale soprattutto della protagonista che a mio avviso ha meritato ampiamente tutti i riconoscimenti ricevuti,ma anche MR Darcy che invece ha raccolto un bel po' di critiche negative,forse dovute all'impostazione un po' troppo teatrale non si allontana moltissimo dal giovane taciturno ed altero a cui eravamo abituati con la Austen:l'espressività è volutamente rigida almeno all'inizio ma assistiamo ad un cambiamento anche posturale alla fine dell'opera dall'abbraccio con la sorella Giorgiana e nelle successive apparizioni.
Fortissime d'impatto le tre sorelle minori e praticamente aderente alla descrizione nel libro,la sorella Lydia,superficiale,stolta e pessima ascoltatrice;da notare il modo in cui nelle riunioni di famiglia parla solamente a se stessa senza minimamente rendersi conto dell'altrui imbarazzo.
Ottima anche Brenda Blethin nel ruolo della madre,che ci ricorda la sostanziale ironia e auto-ironia del sentiment generale,così come bella e buona appare Rosamund Pike nel ruolo di Jane:due scelte quantomeno precise.
Qualche dubbio nel ruolo di Collins.Tom Hollander ancorchè apparirci come un ampolloso e vacuo erede,patetico nel suo servilismo alla potente Lady Catherin,si risolve in una grottesca figura che appare quasi viscida allo spettatore non conservando il suo buffo e scomodo comportamento.
Il finale è un po' troppo british per i miei gusti e il pubblico forse si aspetta una chiusura un po' più scenografica,ma nonostante qualche leggerissima sbafatura do un voto pieno.Da vedere!