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ORGOGLIO E PREGIUDIZIO regia di Joe Wright

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Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio     8 / 10  05/02/2006 18:28:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che non fa rimpiangere il romanzo.
Opera molto dialogata ma che si svolge lungo azioni stringenti che fanno scorrere bene il racconto che racchiude.
Alleggerimenti fotografici e panoramici della trama a livelli eccelsi. Ricostruzioni ambientali e musicali molto curate e riuscite nonché originali. Raffinatezze inedite nel gioco di relazione tra i personaggi che sembrano trasmettersi saette invettive e complimenti passando per la cruna di un ago.
Grande recitazione, di livello teatrale, con il vantaggio rispetto al teatro di vedere gli effetti altamente comunicativi dei volti e sguardi in primo piano.
LuPoAlBertO  06/02/2006 14:11:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insomma.. a me il romanzo, l'ha fatto rimpiangere parecchio !
Ho già comunque discusso poco più sotto le motivazioni per il quale non mi è piaciuto, e se ne aggiungerebbero volentieri molte altre!..e mi sono già pentita di avergli dato quel 7, non avendo mantenuto infatti tra le altre cose vivo lo spirito dell'eroina della Austen, rendendola troppo impertinente, sgarbata maleducata e ochetta...avendo letto quello che hai scritto ho capito che hai letto il libro, e chiedo: "come hai fatto ad apprezzare questa Elizabeth?"

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Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  06/02/2006 23:21:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le tue osservazioni sono pertinenti, tieni però presente che il film deve avere un andamento diverso dal romanzo.
Il film non riesce ad avere la ricchezza significante del romanzo, lo scritto di un libro arricchisce di più sul piano espressivo e su quello che riguarda lo spessore psicologico dei personaggi e dei loro pensieri. Come si fa infatti in due ore a contenere tutto un romanzo che va sovente oltre le duecento pagine?
Allora la sceneggiatura di un film, che riguarda un romanzo, deve interpretare il testo scritto soprattutto per ciò che riguarda la sua idoneità visiva.
I dialoghi devono equilibrarsi con il linguaggio visivo, diciamo 50% l'uno e 50% l'altro.
Quindi le conversazioni del film vengono tagliate o semplificate in funzione dello scorrimento scenico, scorrimento che riguarda il come si muove il filo della significazione portante del film.
Facendo questo lavoro alcuni personaggi del libro possono essere trasfigurati, diciamo a fin di bene: per migliorare l'estetica del film nel suo insieme. Scusa la perentorietà di questo mio commento, le tue osservazioni mi sono comunque piaciute.
LuPoAlBertO  07/02/2006 15:00:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Credo di capire cosa intendi con "trasfigurazione dei personaggi a fin di bene", ma non sono per nulla d'accordo! :-)
...l'idea che i personaggi di un libro, già perfetti così, si debbano

adattare

per un film, mi fa rabbrividire!
Il regista faceva meglio ad informarsi meglio, prima di girare il film, o non avere la pretesa di chiamarlo "Orgoglio e pregiudizio"
Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  07/02/2006 20:00:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per un telefilm forse sarebbe più facile rimanere fedeli al personaggio del libro perché nel telefilm il linguaggio verbale è molto più prolungato del film cinematografico. Ma il cinema è un'altra cosa, deve tradurre pensieri, caratteristiche caratteriali e psicologiche, in una lingua sostitutiva fatta di immagini in movimento. Rimango quindi della mia idea precedente, disposto ad approfondire seriamente la questione.