The bitter end 7 / 10 14/08/2019 12:39:56 » Rispondi Per me il film va visto solamente per lo straordinario finale, per il resto non c'è molto da ricordare, se non la colonna sonora formidabile e l'ambientazione anni '80 ben fatta che però non possono bastare.
Abbiamo un concept già visto (L'erba del vicino/Disturbia), personaggi poco interessanti e stereotipati (il grassoccio, l'imbranato, lo sborone, la ragazza della porta accanto, la babysitter) e cliché à gogo (presunto serial killer "insospettabile", parenti che non credono, ragazzino innamorato della bella del quartiere che ovviamente se lo fila..) Nella prima oretta il ritmo è lento e, a parte per colonna sonora e ambientazione come detto, annoia. I dialoghi non sono interessanti e i protagonisti tutt'altro che accattivanti.
Il finale però è uno dei più sorprendenti e memorabili dell'anno, un pugno nello stomaco da cui non ci si riprende facilmente e, per me, all'interno di questo film è presente una delle migliori scene di horror psicologico degli ultimi 3 anni
Ovviamente mi riferisco al monologo dell'antagonista, che riporto:
"You forced me out of my home. YOU STOLE MY LIFE! Tutto ciò che voglio è ucciderti, ma non è abbastanza per te. Hai passato così tanto tempo a pensarmi... Voglio che tu continui a pensare a me, voglio che tu immagini quello che ti farò quanto tornerò da te e stai pur certo che prima o poi ritornerò. Dopo che avrai speso la tua vita guardandoti le spalle, dopo che ti sarai domandato, OGNI SINGOLO GIORNO della tua esistenza se è quello il giorno in cui arriverò per te, ecco sappi che one day you'll be right"
Pronunciato dal villain con quella voce rabbiosa mista a disperazione e il synth in sottofondo: P-E-R-F-E-T-T-O!
Il voto che mi sento di dare dunque è la media tra i primi Primi 70': (5+) e il resto del film (9)