kowalsky 8½ / 10 04/06/2018 01:21:34 » Rispondi Non posso che confermare quello che penso da tempo, che Garrone sia il miglior Cineasta italiano vivente del nostro tempo, e per diverse ragioni. Un film duro, cupo, senza concessioni alle grandi aspettative del pubblico classico e proprio per questo imperdibile. Si entra in una dimensione l'acida e sinistra che paralizza, senza bisogno di didascalie o stilemi d rotocalco - tipo Pasolini, un delitto italiano di Giordana per intenderci - e si respira il clima e la lezione di registi come Elio Petri, Di Leo o, piu' recentemente, Caligari. Marcello Fonte, una strana via di mezzo tra Alvaro Vitali e Franco Citti, e' una presenza incredibile e impronta su di se' infinite sfumature, dal remissivo al vendicativo, intenso piu' che mai in quell'epilogo da film di fantascienza, che non teme mai di essere prolisso o troppo metaforico. Esattamente questo ci si aspetta dal cinema italiano. Ne riparleremo domani