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ROMANZO CRIMINALE regia di Michele Placido

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  05/10/2005 02:38:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quel nome, Freddo, che sembra camuffare l'alleanza, che costringe i tuoi occhi ad osservare un criminale mentre recidivamente tenta di non essere cio' che è, la bestia che si placa davanti alla purezza di una donna ingenuamente innamorata dell'arte e dell'amore, Madre spirituale e Amante ferita (ma leale). Quel nome, Freddo, scelto non a caso, che esprime realmente una lacerante frustazione, un brivido profondo, null'altro che il desolante autocontrollo del Male... Rossi Stuart è il fulcro della vicenda, e nondimeno il personaggio piu' "romanzato" insieme al viscido commissario Sciajola di Accorsi (finalmente un'interpretazione misurata e rigorosa), probabilmente fin troppo ammiccante nel suo scabroso doppiogiochismo (ricorda vagamente il poliziotto di In the cut)...
"Romanzo criminale" - addattamento del celebre e vendutissimo libro ononimo - è un'autentica ventata di freschezza in un panorama generalmente stanco come quello del cinema italiano. Tanto si è detto a Placido come autore, e quanto poco si è rinosciuto il coraggio anche quando si è lanciato in operazioni ambiziose e irrisolte che magari un giorno verranno sicuramente rivalutate ("pummaro'", "ovunque sei"). Conosco gente che dopo il delirante "un viaggio chiamato amore" avrebbe volentieri inseguito la filmografia intera di Zeffirelli pur di non incappare in un'altro suo film. Errore clamoroso, anzi guai a perdersi un solo fotogramma di quest'ultima sua opera. Placido tributa omaggi al cinema di Scorsese e Coppola (indimenticabile l'agguato di Freddo all'ex-amico dopo un perdono impossibile), a Fernando di Leo e alla migliore letteratura italiana,da Scerbanenco (caro il ricordo del buon vecchio Duca Laurenti cdi cui Accorsi è la caricatura vile e corrotta) a Cassola (dice niente "la ragazza di Bube"?).
Come tutti i film di un certo peso artistico e sociale, anche questo è imperfetto, con qualche sbavatura di troppo (fin troppo vaga la cospirazione tra servizi segreti deviati e attentato al Papa) e, forse, un'ambigua dose di romanticismo che rimanda ai posteri l'agiografia cinematografica di un fronte del crimine comunque efferato e violento come quello della banda della Magliana. L'incipit tardo-romantico del film piacerà sicuramente molto a un immenso cultore come Tarantino.
Ma, al di là di tutto, ci resta un film che non solo racconta lo squallore di una parte della nostra storia contemporanea, ma OSA finalmente rivelare la tesi che tutti conoscono e fingono di ignorare, ovvero il massiccio predominio dei servizi segreti sui malaffari di Stato e (guardacaso) di Crimine.
"I politici fanno questo? I politici fanno di peggio"
In una Roma splendidamente fotografata dall'eccellente Luca Bigazzi, quest'opera molto Pasoliniana nello stile e nella lugubre decadenza dei suoi personaggi (ci sono moltissime affinità con "La notte brava" per es.) ha il merito di consegnare ai posteri il germe della corruzione su cui spicca la figura allampanata e canuta di un ripugnante, efficacissimo Gianmarco Tognazzi. Quella frase, "io lavoro per lo Stato", sortisce davvero l'effetto amarissimo di aver tracciato le basi di una Repubblica condannata al peggio di se stessa.
C'è davvero da augurarsi che il cinema italiano rinsavisca presto, grazie a opere come queste, o perchè no? a documentari eversivi e graffianti come "W Zapatero".
Anzi a ben pensarci, non è tanto questione di qualità, ma di verità che si parla, la nostra ancora di salvezza.
Nondimeno, sarà triste constatare quanto purtroppo per i molti difensore del proprio delirio, questo film non sortirà alcun effetto, anzi ne proveranno fastidio, e l'irritazione non è altro che la dimostrazione tangibile di un'obiettivo concreto portato a termine nel migliore dei modi.
E' ammirevole la capacità di Placido di ricavare da alcuni fra i migliori attori italiani il meglio di se stessi, finalmente consapevoli della propria autonomia rispetto allo script: coinvolti cioe' unicamente da se stessi, o dalla propria costruzione dei personaggi. Placido talvolta sembra distaccarsene quasi a voler plasmare l'equilibrio e lasciare che ognuno esprima emotivamente i personaggi, dal sempre piu' eccelso Claudio Santamaria ("dandi") all'altrettanto nobile aderenza di Pierfrancesco Favino nei panni (e nella disperazione anarchica) del Libanese. Le immagini di repertorio seguono la linea del film di Giordana "la meglio gioventu'", ma stavolta qualcosa cambia, la linea di demarcazione è effimera, specialmente quando non diventa la celebrazione un po' qualunquista di riti e fatti di cronaca, e l'immagine di Aldo Moro massacrato a via Fani suscita ancor oggi uno spaventoso conflitto empatico-nazionale, secondo forse solo a kennedy ucciso a Dallas circa 15 anni prima. E apparentemente "freddo" è lo stile del film, con la mdp che sancisce ogni evento nella dimensione dove la carne è morte lacerante e l'umanità ha anch'essa la forma "astratta e laica" della sua condanna. I corpi diventano labili sopravvivenze, e si lasciano corrodere dal sangue infetto, dall'abbraccio mortale di un amico, trafiggere da un coltello, o logorarsi, come Libero, in una piazza di Trastevere. C'è tutto il segno di una rinuncia che pur tra incongruenze e sbavature ci mette davanti al ventre lacerato di questa nazione, nonostante qualche critico abbia superficialmente espresso una riserva sull'incapacità dell'autore di indicare le ragioni del branco, sulla sua esteriorità tutta tesa ad elevare la violenza al rango del romanticismo di genere. Puo' darsi: da parte mia reclamo le ragioni per cui questa amata Repubblica continua a tradire il suo popolo e a rigirare lo specchio per non vedere l'orrida immagine che la deprime, l'omissione di tutta quella scomoda verità che tutti conoscono e nessuno, tranne in questi rari casi, ha la forza e il coraggio di raccontare
antoniuccio  15/10/2006 19:13:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi dispiace essere una voce fuori dal coro, e apprezzo moltissimo il tuo commento che come sempre vale più di una notevole recensione, ma ho visto il film su Sky, oggi, è l'ho trovato una vera e propria porcheria, della peggiore specie esistente.

Michele Placido proprio non vuol capire che come attore vale zero e che il suo destino vendere frutta e ortaggi al mercatino rionale di Canicattì.

Non metto il voto perché poi dovrei mettermi a discutere con tanti e mi rompo, ma sarebbe 1.
antoniuccio  15/10/2006 19:15:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
MI accorgo adesso di non aver terminato la frase: come attore vale zero e come regista è da dimenticare... e via di seguito.

Ancora mi dispiace, ma quando vedo film come questi (dove la recitazione è un mero ideale e i dialoghi sembrano improvvisati) rinnovo la mia idea originale di evitare i film italiani.

Ovviamente sono gusti personali. :-)
Constantine  06/10/2005 12:05:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo comment come sempre, ma volevo chiederti: cosa ne pensi della duarata e delle ripetute scene tra Accorsi e la prostituta, il cameo di Placido, la durata del film, la colonna sonora. Ciao a risentirci.
norah  06/10/2005 13:12:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come ho scritto nel mio commento, la colonna sonora per quanto appropriata e di grande impatto emotivo(effetto- lacrimuccia assicurato,per gran parte del pubblico,sulle note dell'indimenticabile Another One Bites The Dust dei Queen o la Bambola di Patty Pravo,piuttosto che gli Equipe 84)l'ho trovata un tantino scontata.
Mi é piaciuta molto "I heard it through the grapevine"cantata da Giorgia.

P.S. Si lo so,avevi chiesto un commento a Kow ;-)

Invia una mail all'autore del commento kowalsky  06/10/2005 22:58:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non era la versione dei Creedence Clearwater Revival? Boh
norah  06/10/2005 23:35:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nono
Constantine  07/10/2005 12:07:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non importa ti ringrazio comunque per la tua risposta...
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  06/10/2005 23:02:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualche domanda eh? Per me il film non stanca mai, a parte le riserve che ho già detto... trovo in effetti che la storia tra Accorsi e Patrizia sia la piu' romanzata di tutti, ma è un compromesso che ci puo' anche stare. Il cameo di Placido è inutile, la colonna sonora potrebbe piacere ai neofiti del lounge ma insomma non se ne puo' piu' di questo revival... dopo Battiato e Ozon, insomma... Ma ammettiamo che avessimo sentito gli Area Bassignano Pietrangeli Arti e mestieri e tutti questi referenti politici, cosa avrebbero detto, che è il solito film di denuncia sponsorizzato dalla sinistra? Anche questo è un rischio
Constantine  07/10/2005 12:06:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio per la risposta, anche quelle di Maremare e Norah, e scusa se le domande erano eccesive. Ma credevo ( e ne ho trovato riscontro ) che la pensassimo esattamente uguale sul film ed infatti così è stato. Solamente che tu sei sempre un pò più largo di me sul voto ( ma sicuramente ci saranno migliaia di film che mi smentiranno) io ho dato 7.5, che senza mezzi toni, è diventato 7. Ciao Kow
maremare  07/10/2005 01:32:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
1) storia forse eccessivamente romanzata ma non così dissonante dal contesto. poteva essere più contenuta, ma non dimentichiamo che la ******** gioca un ruolo chiave nelle indagini di Scialoja.
2) veramente pessimo e fuori luogo.
3) il film scorre via che è una bellezza, non lo trovo affatto lungo
4) senza infamia e senza lode

5) costantino nn fare l'offeso
tyler  08/10/2005 08:06:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento e per una volta mi trovo addirittura d'accordo con te,praticamente su tutto...miracoli tutti italiani!
norah  05/10/2005 11:32:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti faccio i soliti" non complimenti "per il commento e speriamo che questo film non sia solo una parentesi ,anche per quanto riguarda Placido.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  05/10/2005 14:03:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi



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TIGER FRANK  05/10/2005 21:49:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Duca Lamberti non Laurenti:')
maremare  07/10/2005 01:33:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è sempre un piacere leggerti, caro amico meo
Jimi  05/10/2005 22:54:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sintetico come al solito ma molto bravo ;-)
kaze  05/10/2005 23:17:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sei veramente un grande concordo pienamente con quanto hai esposto..i tuoi commenti sono da brivido.