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FAMILY BLOOD regia di Sonny Mallhi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  25/05/2018 11:29:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visto a scatola chiusa in quanto avevo giudicato imperfetto ma assai interessante "Anguish" - lavoro di debutto del regista Sonny Mallhi- mi sono ritrovato a dovermi sorbire un banalissimo film di vampiri in cui l'unico spunto dignitoso (di natura metaforica, tra l'altro già sfruttato molto meglio in passato) è riferito alla dipendenza che in questo caso da quella per alcolici e droghe vira in ossessione per il sangue.
Quello di cui ha sempre più bisogno una madre single dal passato poco edificante che sfortuna vuole, proprio nel momento in cui pare essersi inquadrata, finisce tra le grinfie di un principe della notte che la trasforma.
Mallhi utilizza l' elemento orrorofico per minare ulteriormente rapporti già in bilico, proponendo la madre come minaccia per i propri figli. La storia però scorre senza sussulti né tensione, appoggiandosi in impersonali deja-vu con poche idee in cui non vi è traccia di sforzo per andare a diversificarsi: non basta donare al soprannaturale virtù inedite (ad esempio la resistenza ai raggi solari) per creare qualcosa che possa far drizzare le antenne.
"Family Blood" si trascina stancamente per quasi 90 minuti non riuscendo mai ad unire la parte più spaventosa della storia col dramma famigliare in atto. Un brutto stop per Mahlli, autore questa volta di un pasticcio indifendibile.