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1945 regia di Ferenc Torok

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Beefheart     8 / 10  05/05/2021 12:43:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che gioia imbattersi in un inaspettato piccolo capolavoro come questo.
Matrice magiara, bianco e nero netto e luminoso, contesto rurale, dialoghi all'essenziale, volti espressivi... impossibile non pensare a Bela Tarr.
Intendiamoci, non è Satantango - e qui più di qualcuno tirerà un bel sospiro di sollievo - i tempi non sono così dilatati, anzi, il tutto si risolve in 90 minuti di film che raccontano gli eventi di una giornata.
Però francamente quel lunghissimo-metraggio viene in mente. C'è una sequenza dove due personaggi camminano fianco a fianco, con passo regolare, senza fiatare, percorrendo una lunga mulattiera tra i campi di frumento, accompagnati solo dal sonoro dei rumori ambientali, che non lascia molto spazio alla fantasia: se hai visto Satantango, sei suo.
Ma a parte gli insidiosi paragoni, più o meno calzanti, questo film è un gioiellino di raffinata fattura. Alla fotografia ho già fatto accenno e ad essa si aggiungono ottimamente sonoro, commento musicale, costumi, recitazione - di un cast sconosciuto - ed una sceneggiatura molto ben costruita e scandita.
Protagonisti induscussi sono avidità e sensi di colpa. Il dramma dell'invidia che partorisce tragedia, con una spruzzatina accennata ed elegante di nero umorismo. Il tutto a celebrare la bassezza umana ed il karma nella sua implacabile ciclicità.