AVENGERS: INFINITY WAR regia di Joe Russo, Anthony Russo

Cerco di commentare il film in maniera più obiettiva possibile, da non amante della Marvel e spesso detrattore dei precedenti film, riconosco di trovarmi di fronte ad uno dei migliori prodotti del MCU.
Se il primo Avengers era una discreta tamarrata con alti e bassi e il secondo era stato un grande scivolone degno dei peggiori crossover di robottoni, questo è forse il punto d'arrivo definitivo della ormai fittissima serie di film che la Marvel ci sta sparando in bocca di anno in anno.
Infinity war a differenza di buona parte della precedente produzione Marvel ha un grande pregio: il pathos, mancante quasi del tutto nei precedenti film, qui fa quasi da padrone, basti pensare al finale, parentesi riuscitissima e degno epitaffio del film (sarebbe bello dire di tutta la saga, ma sappiamo bene che non sarà così) totalmente decadente e pessimista con quella cenere spazzata via dal vento che sembra quasi una metafora esistenzialista. Ma tutto il film è permeato di grandi sentimenti, tra la caduta e la rinascita di Thor e la dolorosa scena del sacrificio di Gamora, è questa tensione emotiva l'elemento che eleva il film, che non lo fa cadere nella classica baracconata a cui la Marvel ci ha abituati negli anni, fatta di scontri tra mostri e gare a chi fa più il tamarro.
Per carità l'azione ha comunque la sua bella parte, sembra abbastanza scontato questo, come da preventivato nei film di genere degli ultimi decenni, anche qui nella seconda parte specialmente c'è materiale per i fanatici dell'azione più estrema, tra eserciti del Wakanda, ruote giganti spaccatutto e una sfilata di supereroi che fa a gara a chi mostra il potere più fatiscente.
L'umorismo rimane in bilico, come spesso accade nei film Marvel, tra l'ingenuo e il quasi-divertente, bene su questo punto di vista i guardiani e il solito immancabile Downey Jr. , male invece Hulk, che si perde in pessime banalità.
Struttura narrativa prevedibilmente divisa in due macroparti, la prima di presentazione della vasta gamma di personaggi, e la seconda di sonore botte. Personalmente ho preferito più la prima, però non si può negare che anche la seconda sia fatta bene nonostante le ormai arcinote esagerazioni e gli aspettatissimi prolungamenti.
Inutile dilungarsi sulla tecnica, gli effetti speciali ovviamente non potevano che essere all'avanguardia, ma non ci si aspetta altro da un film con dei mezzi simili. La coloratissima fotografia fa da perfetto sfondo alla vicenda, più lisergica nelle scene spaziali, alla ricerca di mondi lontani, ormai in mano alla furia di un Thanos più determinato che mai.
Tutto sommato, ma proprio tutto sommato stiamo di fronte ad un film che nella sua baracconaggine riesce ad intrattenere, non scivolando nella facile trappola dell'estrema pomposità che ci si può legittimamente aspettare da opere simili, maestoso e appassionante, riserva anche quel sentimento romantico che nel cinema contemporaneo di grande distribuzione col tempo è andato scemando. Una bella avventura. Tuttosommato.

Peccato che molto probabilmente i buoni propositi di questo verranno distrutti dal secondo con qualche trovata alla stregua di Dragon Ball.