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MONDO CANE regia di Paolo Cavara, Franco E. Prosperi, Gualtiero Jacopetti

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Nikilo     5 / 10  08/05/2010 14:25:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Essendo cresciuto a pasta, Don Camillo e documentari di ogni sorte ( a cominciare da Quark ad arrivare a Dixit ), vedere un film che si vuole far portavoce, di un nuovo genere i film-documentari, mi fa storcere il naso parecchio.
Già il titolo iniziale sembra porre da subito un primo dilemma alla pellicola: "ma è un modo gratuito per ironizzare il sistema-uomo in generale oppure no?". Credo proprio di sì, altrimenti perchè chiamarlo Mondo Cane?
Con tale locuzione sembra evidente la presenza di una critica cinico-ironica al mondo e alle sue culture, a volte in maniera mirata, a volte in maniera solo sfiorata, cosa che, non trovo tanto comprensibile in un film che voglia mettere allo scoperto tratti di un mondo a molti sconosciuto. A tal proposito, mi viene da domandarmi " ma vuole essere divulgativo, oppure no?", con il conseguente dubbio che ciò che ho appena visionato, sia frutto della mente malata del regista, oppure sia corrispondente al vero, o ancora frutto di un'architettura di scene, totalmente create allo scopo di mettere a ferro e fuoco, lo stomaco delle persone.
Passando alle trattazioni primo aspetto che trovo contestabile, è l'inizio, sembra proprio estranearsi, dal contesto di tutta la pellicola ( se non per quel lieve confronto all' esempio della "caccia all'uomo" dell'isola indonesiana), occupando così minuti che potevano essere spesi in maniera più proficua, visto che poi alla fine si tratta solamente di una raccolta di più frammenti, ( uniti in un senso abbastanza logico), e dare così tanto spazio a Rodolfo Valentino, non so che senso abbia, ( inoltre per quanto mi riguarda non me ne può importare di meno), poi che possa centrare, questo, è un altro discorso, e alla lunga la risposta è sì.
Il fatto poi che voglia affrontare tanti temi, l'ho visto come un vero proprio limite, come se fosse un accozzaglia di più cose tutte campate all'aria, e recuperate di volta in volta, per poi essere elencate di getto, in maniera tutto tranne che pedagogica ( alcune solo appena abbozzate), e per me questo è un errore.
Questi pseudo documentari, non mi fanno entusiasmare tantissimo, li trovo abbastanza inutili al fine divulgativo, in quanto accennano solamente, elencando tante cose, senza scendere nel dettaglio, affrontando così la materia, in maniera semplicistica; e vogliono avere quasi quell'aria di denuncia, nelle nefandezze da parte di altre culture, arrivando quasi a sminuirle e anche se ogni tanto viene messo per par condicio qualche aspetto contestabile della cultura occidentale, mi sembra comunque palese che il regista punti il dito al mondo non-occidentale ( allora tanto valeva chiamarlo mondo "non-occidentale" CANE ), ma magari è stata solo una mia impressione. Valutato nell'ottica, di documentario risulta essere piacevole, scoprire aspetti nuovi che caratterizzano il nostro pianeta, ( premettendo che le cose appena viste siano vere ), valutato invece nell'ottica "sto guardando un film-horror-documentario" mi viene spontaneo rimanere al quanto perplesso.
Sinceramente non saprei neanche che valutazione dargli,
Per cosa poi? Gli do una valutazione positiva, perchè sono curioso, e quindi mi piace venire a conoscenza di nuove cose? Gli do una valutazione per come è fatto, struttura montaggio, voce narrante, effetti scenici, colonna sonora? Non saprei...
Secondo me il problema principale di queste pellicole, è che le persone, finiscano per valutare i contenuti, dando una valutazione se quello che hanno visto gli è piaciuto oppure no, e alcuni credo che il dubbio se lo siano anche posto:
"mah, il film mi ha fatto schifo, però se io do un giudizio negativo, sarebbe come dare una valutazione negativa ai contenuti, che magari hanno destato il mio interesse, perciò il dillemma, come lo valuto?"
In questo caso mi limito solamente a commentare, come sono state affrontate le tematiche, senza spingermi ad aspetti più tecnici ( che non mi sento ora come ora, nemmeno in grado di addentrarmi ).
A volte mi chiedo, ma perchè continuo imperterrito a visionare film di questo tipo?
Per me si tratta di un genere non riuscito in partenza, ma si tratta solo di un'opinione personale, che può essere tranquillamente contestata.
KOMMANDOARDITI  08/05/2010 14:50:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I mondo-movies non sono documentari tradizionalmente intesi e non pretendono affatto di esserlo. Sono "shockumentary", cioè reportage shock che mescolano con disinvoltura scene reali e sequenze ricostruite e manipolate artatamente. Posseggono in più un commento off volutamente cinico e sarcastico come d'altronde lo erano tutte le voci off che negli anni '60 commentavano i vari programmi di gossip e costume in tv. MONDO CANE bisogna inquadrarlo nell'ottica di quegli anni ed è un fondamntale documento d'epoca di quale fosse il sentire comune circa le tradizioni e le culture diverse dalla nostra e sparse per il mondo.
Per me il migliore film del genere resta il bellissimo AFRICA ADDIO, un'opera grandiosa che ci offre una visione del continente nero inedita,uno spaccato di un'Africa pre-fame a noi totalmente sconosciuta : la fine degli Imperi coloniali determina anche il crollo di una intera impalcatura sociale ed amministrativa che porta inevitabilmente quel continente alle tragiche condizioni in cui oggi versa. Ecco la grandezza di AFRICA ADDIO : farci conoscere un territorio diversissimo da come noi attualmente lo intendiamo e che diamo per scontato sia sempre stato così.
Per questo Jacopetti è un autore fondamentale per la nostra cultura e cinematografia. In fondo MONDO CANE ha influenzato un intero modo di fare informazione e costume.
Nikilo  08/05/2010 16:03:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora avevo ragione a giudicarli film che cercano di metter a ferro e fuoco lo stomaco degli spettatori. Sinceramente possono anche aver inventato un genere, ma è proprio quel loro "mescolare con disinvoltura scene reali e sequenze ricostruite e manipolate artatamente " che mi lascia al quanto titubante.
Continuo a non capire il fine ultimo di queste pellicole...Sarebbe scioccare lo spettatore? Con immagini per metà reali, e per metà ricostruite? Rimango sempre più perplesso, per me sono e rimangono degli pseudo-documentari, che di documentari hanno ben poco. Che senso ha, far scioccare qualcuno con scene non corrispondenti al vero? A questo punto qual'è la differenza tra lo scopo finale di un film splatter, e lo scopo finale di un mondo movies? Uno è liberamente tratto da una storia inventata, e l'altro invece si basa su fatti più o meno reali, ma tutti e due sono motivati dal fine ultimo di scioccare gli spettatori, e non certo farli riflettere.
KOMMANDOARDITI  08/05/2010 16:54:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il discorso più consono è sempre quello di analizzare l'opera all'interno dell'ottica sessantiana : oggi è facile darne una valutazione negativa,seguendo gli attuali parametri....ma un tale giudizio non ha sinceramente senso. Ogni film va riportato nei recinti epocali in cui è stato concepito : anche NOSFERATU ai nostri occhi può apparire come una "càgàtà pazzesca" ma ti assicuro che probabilmente è il più grande film horror mai girato.
Per quanto riguarda il fatto di fare riflettere gli spettatori....beh questo non deve per forza valere per ogni genere cinematografico : o vuoi per caso dire che il valore di una pellicola dipende da quanti messaggi socio-politici essa contiene ?
A me sembra una cocezione assurda della settima Arte : non dimenticarti che il cinema è nato come forma di intrattenimento popolare e non come strumento di propaganda,come avvenuto in seguito grazie ad autori come la Riefenstahl ed Ejzenstejin.
Ogni film deve avere assoluta libertà circa il veicolare particolari messaggi e ciò non deve costituire una discriminante del suo valore artistico.
Almeno così personalmente l'ho sempre vista.
Nikilo  08/05/2010 21:59:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente, sono un po' dispiaciuto da quello che dici...E mi secca che il mio parametro di valutazione, è finito per essere collocato tra "gli attuali parametri" ( è chiaro che c'è una nota dispregiativa, benchè bisogna comunque definire tali parametri), cerco sempre di essere il più oggettivo possibile nell'analisi di una pellicola, qualunque essa sia, chiaramente sono più che consapevole che il giudizio soggettivo influisce sulla valutazione finale. Oltretutto so benissimo che ogni pellicola va collocata nel periodo in cui è stata concepita, ( mi spiace ma quello che tu dici, non mi è nuovo ) perchè ti permette di capire il pensiero dell'epoca, ma soprattutto il perchè e il come è stata realizzata; ora Mondo Cane, ripeto non ha riscosso un gran successo a livello personale, e non mi azzardo nemmeno di smentire ciò che ho detto in precedenza, poco mi ha lasciato, e sarei incoerente se dicessi il contrario. Vabbè bando, ai sentimentalismi...

"Per quanto riguarda il fatto di fare riflettere gli spettatori....beh questo non deve per forza valere per ogni genere cinematografico : o vuoi per caso dire che il valore di una pellicola dipende da quanti messaggi socio-politici essa contiene ?"cit.

Anche su questo punto, è chiaro che non vale per ogni genere di film, ci sono pellicole con lo scopo di intrattenere, e ci sono altre, con lo scopo di far riflettere, non mi sembra di aver estremizzato a tal punto, la mia critica era puramente rivolta al film in questione, cosa tu abbia appreso dal mio commento questo non lo so se non a grandi linee, però mi sono comunque fatto un'idea al riguardo.

Francamente non capisco, sembra quasi che tu voglia criticare non tanto il mio giudizio di Mondo Cane, ma addirittura il mio pensiero generale di Cinema, spero di no, ma le tue parole sono assai chiare, ripeto spero di sbagliarmi.

Ti dico ancora questo anche se non so quanto possa interessarti, a 12 anni ho visto Nosferatu, da quel momento in poi ho approfondito la mia cultura per il genere horror, non riuscendo più a trovare un film alla sua portata, nè all'ora nè adesso, mi sono permesso di considerare tale opera una ****** pazzesca ergo quell' "anche NOSFERATU ai nostri occhi " con me non attacca.
KOMMANDOARDITI  09/05/2010 01:00:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai sicuramente frainteso quello che ho espresso.
Il mio non era una invettiva contro il tuo modo di concepire il Cinema,anche perchè non ti conosco e delle tue opinioni nulla ne so.
Piuttosto era un attacco ad un sentire comune abbastanza diffuso di considerare ottimi film e capolavori solo quelle opere contenenti messaggi politici espliciti. Per me ad esempio un horror puro ed incontaminato come il bellissimo LA MASCHERA DEL DEMONIO di Mario Bava vale quanto LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI, horror che invece reca con se molte tematiche sociali come guerra e razzsmo. Per me un film valido non deve forzatamente svolgere un compito didattico o politico : ci sono grandi capolavori in entrambe le due categorie.
Credo che questo pensiero sia condivisibile.
Comunque non t'arrabbiar : d'altronde sono solo opinioni mica calci in bocca :-D

P.S. : Mi è sinceramente dispiaciuto che nel forum sia stato preso un pochino per i fondelli da qualcuno circa un tuo commento cancellato....purtroppo anche io ho dovuto difendere un utente che ad ogni sua recensione veniva subissato di scherni e prese per il cùlo. Ma insistendo sto ottenendo buoni risultati : il mio motto è sempre stato "FRANGAR NON FLECTAR"!
Se ti serve un appoggio fammi un fischio :-)
Nikilo  09/05/2010 04:05:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No no, figurati, questa volta c'è stato un doppio fraintendimento, assolutamente tranquillo, nessun rancore al riguardo.
Come ti dicevo, speravo vivamente di sbagliarmi, e così è stato, sai, sono sempre sulla difensiva, visto e considerato che non so chi ho davanti, perciò conservo sempre quella punta di scetticismo ( che per quanto mi riguarda non ci guasta ) sai è un po' come fare una partita a scacchi senza sapere chi si ha davanti, devi aspettarti di tutto; a volte forse esagero, ma sai la perfezione non c'è.
No comunque tornando al discorso ti assicuro che non mi fermo a messaggi politici di qualsivoglia, oddio qualche volta può capitare, di beccare pellicole molto dirette, ma il metro di giudizio non deve essere modificato. Non necessariamente un film contenente messaggi politici espliciti è un capolavoro, non è detto.
Spero comunque di ribeccarti...Nei precedenti commenti mi hai involontariamente messo la pulce nell'orecchio per quanto concerne Africa Addio, credo che ci darò un'occhiata.
A presto!