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THE CURED regia di David Freyne

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  08/06/2018 10:42:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pellicola con innesti horror ma fortemente politica in cui per scelta geografica riecheggiano i problemi legati alla questione irlandesi e, per certi aspetti, si può pensare alla situazione odierna, europea e non solo, con flussi di migranti sempre più ingenti e abbassamento della soglia di sopportazione da una parte dell'opinione pubblica.
È un film che parla di emarginazione, quella che si trovano a subire i curati, ovvero persone sopravvissute ad un'epidemia simile a quella vista in "28 giorni dopo", già torturati dai sensi di colpa (ricordano tutti gli atti di cui sono stati colpevoli mentre erano appestati dal virus) si trovano a doversi scontrare con una società alienante in cui i tentativi di ridar loro dignità sembrano più come atto dovuto e non sinceramente sentito. C'è poi la spinosa questione di quelli che non hanno reagito positivamente alle cure mediche, ammassati in un ospedale/lager attendono il responso di un governo che probabilmente opterà' per l' eutanasia.
Implicazioni morali di gran spessore intavolate in un contesto da incubo, in cui la violenza impazza, usata come metodo repressivo da parte di esercito e quella parte di popolazione intollerante non caduta vittima dell'infezione, ma applicata pure da quelli che si sono salvati, non tanto per autodifesa ma soprattutto con distorti scopi di rivalsa sociale.
Oltre al bel faccino di Ellen Page (anche produttrice) spicca il villain Tim Vaughan Lawlor, elementi validi di un film che utilizza l' orrore con ben riposta ambizione, utilizzando la metafora storica e dei tempi moderni per attuare analisi in cui la speranza sembra appesa ad un filo.