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APPLECART regia di Dustin Mills

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Jokerizzo     8½ / 10  28/01/2020 09:23:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come creare un film senza neanche spendere un centesimo? Ce lo spiega Dustin Mills con un'antologia a costo zero, ma nel vero senso della parola. Non per questo non intrattiene e compie il suo dovere di mettere a disagio lo spettatore.

Il film si divide in quattro parti, tutto girato in bianco e nero con delle scelte che omaggiano, o parodizzano, il cinema muto degli anni 30 con un sottofondo di risate e applausi a dir poco inopportuni. Ogni attore indossa una maschera per compensare qualsiasi lacuna di recitazione, non c'era via di scampo, bastava mettere una mente abbastanza malata dietro la videocamera ed era fatta, così è stato.

Di certo non si può definire una pellicola disturbante, le scene di violenza esplicita sono pochissime e fanno da contorno, il vero punto forte del film è la violenza psicologica e la leggerezza nel trattare certe tematiche, come ad esempio l'umiliazione di un anziano disabile, l'incesto, violenze sessuali e così via. Le risate finte da sitcom anni 70 rafforzano la mia tesi e quasi trasformano il film in una commedia nerissima.

Io lo reputo un lavoro riuscito indubbiamente, anche se ammetto che avrei voluto qualcosa di più, la mia immaginazione volava letteralmente durante la visione e non sono stato del tutto accontentato, però una cosa è certa, sono film come questo che rivoluzionano l'underground cinematografico e spingono verso il cambiamento sempre in meglio del genere.