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HOSTILES - OSTILI regia di Scott Cooper

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Spotify     7 / 10  28/04/2018 13:45:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
--- PRESENTI SPOILER ---

Non male questo "Hostiles", western moderno con protagonista il buon Christian Bale.
Tra i film in uscita quest'anno, devo dire che, tale pellicola, era uno di quelle che attendevo di più, e così, appena uscita, sono accorso al cinema.
Come ho detto, il film in se è discreto, te lo vedi con piacere, ma, tuttavia, mi sarei aspettato qualcosina in più.
A conti fatti, è una pellicola che si svolge nella più classica delle maniere, riesumando alcune caratteristiche dei vecchi western.
La trama si svolge nel 1892 e vede protagonista il capitano dell'esercito Joseph Blocker. Questi, un ex eroe di guerra, prossimo al congedo, riceve l'ordine di accompagnare il pellerossa "Falco Giallo", nella sua terra nativa, in Montana. "Falco Giallo", essendo malato terminale di cancro, desidera tornare nella propria terra prima di morire, insieme alla sua famiglia. Il clan di indiani tra l'altro, è tenuto prigioniero da sette anni. Blocker inizialmente non accetta, in quanto per "Falco Giallo" e quelli come lui, prova il più totale disprezzo. Difatti, per mano dell'indiano, il capitano ha perso molti suoi amici. Comunque, per evitare di essere sottoposto alla corte marziale, Joseph alla fine è costretto ad accettare e così, mette su una squadra e si mette in marcia. Sarà un viaggio pieno di insidie in un territorio ostile.
Dunque, siamo di fronte al più classico dei western che si producono oggi. Nulla di originale. Eppure, il regista Scott Cooper, non punta a girare il miglior film della storia, no, piuttosto, tende a calcare la mano sulla crudezza dell'uomo.
E' molto interessante come Cooper analizza questo tema: il regista crea un curioso dualismo tra Blocker e "Falco Giallo". I due, in passato, hanno entrambi ucciso e massacrato decine di persone. Ad inizio film, ci viene mostrato come il capitano sia riluttante nell'eseguire il compito ordinatogli, visti i suoi precedenti col pellerossa. Vediamo Blocker descrivere l'indiano con parole forti, quali macellaio o tagliagole, non tenendo conto però, che anche lui non ha esattamente utilizzato metodi più ortodossi per sbarazzarsi dei suoi nemici.
Siamo quindi di fronte a due carnefici, due uomini che, pur avendo ucciso per motivi differenti, risultano alla fine, estremamente simili, ma, non hanno il coraggio di ammetterlo.
Cosa ci vuole dire Cooper con tutto ciò? Che la violenza risiede nell'uomo, di qualsiasi razza esso sia. Quindi, questa efferrattezza non ristagna soltanto nei selvaggi, come, appunto, i pellerossa, ma anche in quegli uomini che all'apparenza, possono sembrare sempre dalla parte della ragione, come Blocker.
Alla fine l'indiano è violento quanto il bianco e viceversa.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, specialmente quella di Rosalie Quaid. La donna è un soggetto molto interessante e che più di una volta, ruba l'attenzione dello spettatore. Rosamund Pike diretta benissimo da Cooper.
Blocker e "Falco Giallo" fanno la loro figura e sono amalgamti bene sia tra di loro che nel contesto della vicenda.
Il ritmo non è dinamicissimo, c'è qualche momento un po' troppo lungo, ma nel complesso, le due ore trascorrono in maniera piacevole e la tensione non cala mai. Poi capitano sempre al momento giusto le sequenze più convulse.
L'atmosfera è molto fredda, nonostante l'ambientazione calda della pellicola. Si respira un clima gelido, Cooper ci mostra un'America barbara e crudele, che non risparmia nessuno.
Qualche scena violenta non manca, come ad esempio quella iniziale, davvero cruenta. Molto ben diretta.
Il finale rimanda ai western classici, e non è una cosa che in quelli attuali si vede spesso. Un bell'omaggio da parte del director. Anche qui, epilogo ben girato e con tanta suspense.
Scenografia splendida, valorizzata al massimo dal regista. Uno dei motivi per cui la pellicola va vista al cinema.
La fotografia si sposa alla perfezione con la location, colori brillanti e che mettono in risalto l'ambiente circostante.
Bella la colonna sonora. Si tratta di un soundtrack dai toni fortemente drammatici. Tema musicale perfetto che carica di pathos molte scene.
Il cast è di primo livello: chi spicca tra tutti è Rosamund Pike. L'attrice britannica è autrice di una prova davvero grintosa e carismatica. Riesce a far percepire all'astante, il dolore di una donna straziata per aver perso tutta la sua famiglia in pochissimi istanti per mano di indiani pellerossa. Espressioni convincenti e interpretazione dei dialoghi senza sbavature. Una performance da ricordare.
Bale non l'ho visto al suo meglio qui. Non sono riuscito a vederlo completamente a suo agio. Un po' mono-espressivo oltretutto. Nonostante ciò, l'attore inglese recita una prova di indubbio valore.
La sceneggiatura invece è l'elemento malfunzionante. Trama fin troppo lineare, alcuni passaggi vengono spiegati male o tralasciati, diverse situazioni scontate e così via.
Poi altra cosa che proprio non mi è scesa giù è stata:


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Poi, molte delle situazioni che accadono, specie quelle dove i nostri protagonisti sono in pericolo, risultano fini a se stesse, non hanno un seguito ai fin della trama.
I dialoghi forse non sono male, ma è troppo poco per salvare lo screenplay.

Conclusione: buon prodotto, anche se non aggiunge nulla al genere. Poteva riuscire meglio, ma in fin dei conti, non si resta delusi. Un'occhiata la merita, soprattutto per quanto riguarda l'etica che Cooper immette.
Un sette, stiracchiato, lo merita.