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L'ANGELO AZZURRO regia di Josef von Sternberg

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ULTRAVIOLENCE78     9 / 10  29/08/2008 14:32:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film eccezionale in tutti i sensi, dalla forma ai contenuti, che ha ad oggetto una storia (tratta dal romanzo di Heinrich Mann "Il professor Unrath") esemplare sia per come si svolge ed è narrata sia per la sua sostanza. In esso si mette in scena la debolezza dell'uomo travolto dalla veemenza, spesso crudele, dell'amore che può colpire chiunque. Così anche il soggetto colto e allo stesso tempo irregimentato nelle regole della società borghese si troverà integralmente "denudato" dai propri sentimenti e sopraffatto dal fascino fatale della donna desiderata. L'amore per l’altera e ammaliante Lola (interpretata da Marlene Dietrich, che con questo ruolo si consacra come grande attrice, ma soprattutto come prima "femme fatale" della storia del cinema) determinerà il lento annientamento interiore del professor Rath, dal cui incontro con la donna intraprenderà un inarrestabile declino. Nella toccante descrizione di questa parabola discendente, lo sguardo del regista si sofferma sul cinismo degli uomini, inclini allo sfruttamento del prossimo, nonchè sulla ipocrisia del perbenismo borghese (quello stesso preside che aveva cacciato dalla scuola il professore, tacciandolo amoralità, si ritroverà ad assistere allo spettacolo di Lola nel deplorato locale "L'Angelo Blu"). Il film si conclude con un finale struggente in cui la morte dell'uomo, umiliato e deriso, sembra quasi rappresentare la morte dei buoni sentimenti.
"L'angelo azzurro" costituisce un altro altissimo esempio di espressionismo tedesco, accompagnandosi in esso la ricercatezza della forma (sia sotto il profilo scenico che sotto quello recitativo) all’accentuazione dell’aspetto dell’emotività.
Grandissimi i due interpreti: fascinosa, sorniona ed esuberante la Dietrich, intensissimo Jammings con la sua straordinaria mimica.