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L'ANGELO AZZURRO regia di Josef von Sternberg

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  12/12/2006 21:54:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'aberrazione sociale della seduzione sessuale da parte di un vecchio sembra rievocare una dimensione "privata" della senescenza, ma non molto diversa da quella di "L'ultima risata", capolavoro del cinema muto.
La Dietrich si condanna con questo film a un clichè in cui resta intrappolata per anni (quello della sgualdrina), infatti le sue migliori interpretazioni di sempre restano quelle opere della maturità dove ha dimostrato di essere (soprattutto) una grandissima attrice.
Ovviamente il carisma del suo personaggio, unita alla splendida interpretazione di Jennings (memorabile quando viene beffeggiato dagli alunni), è il segreto della longevità e del fascino di questo film.
Bisognerebbe chiedersi se il sommo vate Von Sternberg fosse un misogino o quant'altro, vista la galleria interminabile di donne "traviate" che ha raccontato nel corso della sua carriera...
Al di là di tutto, il film ha una forza incredibile, un pathos che ammalia e seduce proprio come la Dietrich, o le eroine "peccaminose" dei melodrammi