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L'ESTATE DI KIKUJIRO regia di Takeshi Kitano

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     9 / 10  06/04/2011 15:38:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il piccolo Masao ha perduto il padre in un incidente,ha la madre in una cittā lontana e si trova a vivere con l'arzilla nonnina.L'arrivo dell'estate coincide con la chiusura delle scuole e delle attivitā sportive cui il ragazzino si dedica con passione.Mentre i suoi compagni partono alla volta di ridenti localitā turistiche con i loro cari,Masao č costretto a rimanere a Tokyo e a vivere giornate piene di solitudine.
Il ritrovamento fortuito dell' indirizzo materno lo spingerā a mettersi in viaggio per cercare finalmente di toccare con mano quel volto conosciuto solo in foto.
A fargli da tutore durante il cammino un clownesco yakuza,il bravissimo Takeshi Kitano,regista/attore (e molto altro),qui impegnato in un ammirevole sfoggio del suo pių tragicomico repertorio derivato dalle esperienze di cabaret ,assimilate durante gli albori della sua carriera e vantaggiose nel tracciare un personaggio in apparenza duro,in realtā impacciato e indifeso dinnanzi l'innocenza del bimbo.Un combina guai che tramite una comicitā spesso surreale,anche ingenua se vogliamo,riesce a impregnare la pellicola di un'amabile poetica che sopprime ogni facile sentimentalismo.
Ovviamente ci si commuove,le musiche di Joe Hisaishi esprimono la consueta eleganza sonora andando a colpire al cuore, combinandosi a quella vena malinconica rintracciabile in molte opere dell'autore nipponico.
La convivenza tra Masao e quello che potrebbe essere definito il suo nuovo eccentrico papā mette in moto un percorso di crescita da entrambe le parti,mentre ancora una volta č una spiaggia il luogo delegato per onorare il momento cruciale della liberazione da una vita ai margini.L'ambientazione marittima č ormai un totem nella filmografia dell'autore,questa volta con un duplice simbolismo,di fine ,ma anche di principio.La fine č quella dell'estate,dei giochi passati durante un bizzarro campeggio che si conclude con il ritorno a casa,ma č anche l'inizio di una nuova vita strutturata su concrete consapevolezze.
Una delle vette artistiche di Kitano,ispiratissimo nel ritrarre la crescita di un rapporto che si spinge oltre la solidarietā e si attesta nella sfera di un affetto composto, quasi pudico, ma potentissimo.