albert74 6 / 10 23/05/2018 22:09:49 » Rispondi Rifacimento in chiave moderna, de il giustiziere della notte (1974) capostipite dei film cosiddetti revenge-movie, un genere che non ho mai particolarmente amato. Se però il primo - ambientato in una mirabolante e cupa new york notturna - ha una sua personalità, malgrado le tinte fascistoidi dell'insieme, e caratterizzato da una buona interpretazione del granitico Bronson (che però non va oltre un paio di espressioni), nel film di Roth, troviamo un Bruce Willis che riesce pure a fare peggio, monoespressivo dall'inizio alla fine e a tratti svogliato, un'ambientazione meno intensa e una - in questo caso - Chicago, più piatta, meno cupa. Anche il ritmo, pur su buoni livelli, non può rivaleggiare con quello del capostipite. Qui siamo più a livello di anonimo film moderno, o, a tratti, qualitativamente, ad un telefilm poliziesco. Nulla di nuovo da raccontare, nulla di convincente. La morale è arcinota non è il caso neanche di spenderci più di una riga. Città violenta, colpiscono moglie e figlia di noto chirurgo e lui si vendica. Non ricordo neanche quante dozzine di film (più o meno tutti simili) siano stati girati sul tema. Qui la regia è molto ordinaria. La recitazione - come detto - non aiuta e alla fine è tutto già visto e già noto. Praticamente non ci sono attori degni di nota, a parte Willis. Non annoia, si può guardare ma è senz'anima.