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LA MONTAGNA SACRA regia di Alejandro Jodorowsky

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  07/02/2014 15:01:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo è un film che colpisce basso, la massima espressione della filosofia di Jodorowsky, tutta la carica trasgressiva in lui trabocca, il gusto per l'eccesso è elevato all'ennesima potenza, cinema impervio ma nella sua sequela di immagini repellenti si accanisce gratuitamente non nascondendo una certa compiacenza. Dinanzi allo spettatore sbatte ancora una volta l'ossessione per la proibità umana, la metafisica da sempre sedotta nel suo cinema unita al vilipendio per la religione e per la politica imperialista, accostate tramite immagini forti, le più inquietanti del suo cinema, associazioni deliberatamente antitetiche (come ne 'Il paese incantato'), carnalità consumata in pubblico, sesso animale, relazione simbolica tra la crocifissione di Gesù e quella dell'uomo verso gli animali, defecamento, sperma, tutto il gusto per l'eccesso.
Caustica la parte centrale (come se il resto non lo fosse), mediante la presentazione dei 9, la meccanizzazione dell'uomo (che a quel tempo nella letteratura surreale Thomas Pynchon ci dava dentro), la sperimentazione delle droghe, le armi a seconda della religione, giocattoli di guerra, nel finale il suo compiacimento per l'anarchismo sfocia nell'abbattimento della quarta parete.