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LA MONTAGNA SACRA regia di Alejandro Jodorowsky

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JOKER1926     8 / 10  19/05/2009 17:49:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l'immane "El topo" Alejandro Jodorowsky inoltra il suo viaggio con una nuova pellicola: "La Montagna Sacra".

Il regista idealizza un viaggio ai confini dell'estremo almanaccando complessi personaggi (come Gesù) e intersecando in modo prettamente sistematico simbologie sfocianti nell' orrorifico; nell'apoteosi visiva lo spettatore sarà travolto da violenza psicologica e da sequenze a dir poco blasfeme.
E' abbastanza facile carpire (seppur parzialmente) il concetto di Jodorowsky, il regista in modo subliminale attacca con rancore un intero sistema fatto di corruzione e violenza.
Il primo esempio di "crudeltà" è rappresentato in modo pressoché tangibile dai soldati e dalle loro uccisioni… ma è solo l'inizio…
Con la presentazione dei "ponenti" il film si indirizza in modo autoritario sui binari della teoretica follia scatenando una tempesta di metafore che cantano l'inno della denuncia.
Ne "La Montagna Sacra" dunque saranno trattati una serie di importanti concetti, il regista punta il dito contro la superficialità umana, sulla corruzione, sul "disordine" del sistema e inoltra (in modo simbolico) la malattia del denaro che, purtroppo, abbonda nella mente di molte persone.
Verso la fine l'apoteosi è praticamente certificata, marchiata a fuoco; il regista apre nuove strade spingendo i personaggi (e di conseguenza il pubblico) in un terminale viaggio costellato da tanta violenza che combacia (in modo inquietante) con concezioni ed atti sessuali.
L' alchimista (icona curatissima e molto misteriosa) soggioga tutti e in fine offre una nuova vita, una nuova "teoria" di vita.

"La Montagna Sacra" è dunque il viaggio verso l' "apice", il cammino è lungo, i protagonisti devono raggiungere la vetta dell'essenza rappresentata, in questo caso, dalla immortalità, dalla superiorità vitale, dalla potenza infinita.
Ma tale viaggio spinge la mente in un vortice "fittizio" ove è impossibile raggiungere un qualcosa di determinato; l'uomo "progetta" folli disegni di vita che, in seguito, troveranno schianto dinanzi alla realtà, dinanzi al vuoto…
Resta a noi edificare le nostre vie, senza superbia e pazzia ma con estrema calma e ragionevolezza; l'idolatria, la magia, la violenza sono concetti trattati (e sotto tantissimi aspetti denunciati) in lungo e in largo durante questa opera "metafisica" del regista.

"La montagna sacra" grazie all'introduzione di alcuni personaggi chiave (come i falsi profeti) verso il finale riesce, in modo assolutistico, a penetrare nelle dimensioni del pensiero; innanzitutto da segnalare le gesta del profeta che "attraversa" le montagne solo orizzontalmente, questa parte certifica i limiti umani; la parte del "poeta" è un attacco all'alone retorico e la scena delle "pasticche" conferma ancora una volta la stupidaggine e l'estrema superficialità umana che fa rima con superstizione ed altro.
Da segnalare la rappresentazione "intrigante" e quasi delirante del "freak" che metaforicamente rappresenta "paure" e "corrosioni" mentali.
Il film è, sempre in modo subliminale, la massima apoteosi della spiritualità, da notare le scene e le concezioni riguardo la "reincarnazione" e la purificazione dell'anima ; lo spettatore è strapazzato; inoltre, con le classiche scene "no sense" il regista incrementa paura, sgomento nel pubblico guidandolo spregiudicatamente in un circuito "infinito" di disgregazioni dimensionali concettuali è l'inizio della fine…

"La montagna sacra" offre un mare di sbocchi pragmatici, il film potrebbe essere letto in chiave religiosa, la folle "scalata" della montagna potrebbe essere l'ascesa terrena di Cristo che libera il mondo dalla materia…


Il film inoltre anche sul piano tecnico non delude offrendo una discreta fotografia accompagnata, ornata da buone musiche "amalgamate" nei chimerici scenari che, ancora una volta, esaltano, tramortiscono, smarriscono l'inerme mente dello spettatore.

"La montagna sacra" è un complesso viaggio concettuale che cerca di distogliere l'uomo da idee corrotte e dannose guidandolo sulla sommità dell'essenza e non certo al vertice di una balorda montagna, i concetti materiali non sono tollerati da "Alejandro Jodorowsky, esiste solo l'essenza , unica e vera soluzione dei mali e di una Resurrezione evanescente…
LoSpaccone  19/05/2009 19:28:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Joker, ma perchè ce l'hanno tutti con te? Certo, fai un uso eccessivo di aggettivi ma tuttosommato nella vita ci sono guai più seri...
USELESS  19/05/2009 18:51:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che stai a cottimo?
Più Str0nzate scrivi e più ti pagano?

AahaaaHAahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
LoSpaccone  19/05/2009 19:33:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rileggendo bene fai anche un uso eccessivo delle virgolette.
Invia una mail all'autore del commento wega  22/05/2009 18:54:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che ***** di film è questo?. Il vero problema è che non alza mai la tavoletta del cesso.
wooden  03/04/2010 17:41:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che film sarà codesto? jodorowski? mai sentito, il morandini non ne parla quindi sono a posto, vero?
pinhead88  26/06/2010 23:52:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahahah,ci hai preso proprio in pieno...
Invia una mail all'autore del commento goat  21/05/2009 09:08:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il dramma è che fa anche un uso eccessivo di internet.