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VIVA ZAPATERO! regia di Sabina Guzzanti

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THE_FEX84     7½ / 10  18/02/2008 18:26:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo un esordio disastroso("Bimba-E' clonata una stella"),la Guzzanti ritenta la carta della regìa,cambiando decisamente genere e formula,per dirigere un documentario sulla falsariga di quelli diretti da Michael Moore:e azzarda un'opera(coronata da un grande successo di pubblico e di critica)dove lo spunto della sospensione alla sola prima puntata di un suo programma satirico("Raiot" trasmesso su Rai3 in tarda serata con un ottimo ascolto)diventa il pretesto per parlare della libertà d'informazione in Italia,perennemente manipolata da chi è al Governo,per paura di chissà quale scandalo o percussione.Le immagini si commentano da sole,da Berlusconi che decide di tagliare fuori dal circuito televisivo il povero Biagi,Santoro e Luttazzi,con l'accusa di aver fatto" un uso criminoso della televisione"(ma lasciando a briglia sciolta il teatrino gestito da Emilio Fede e il suo farsesco"Tg4"),a Gasparri,che quasi assolve trasmissioni televisive che doverebbero dare informazioni fondamentali sulla situazione politica attuale,ma che invece si risolvono in un confusionario campionario di propagande urlate ed esagitate(ogni riferimento a"Porta a Porta",e ed altri analoghi prodotti,non è puramente casuale)che riescono soltanto a frastornare lo spettatore(e probabile elettore).La Guzzanti punta coraggiosamente il dito contro il nostro attuale sistema politico d'informazione(paragonandolo con quello ben più libero della Francia)senza peli sulla lingua,raccogliendo delle interessanti testimonianze(vengono intervistati tra gli altri,anche Dario Fo e Beppe Grillo),che servono a comporre un mosaico utile per capire l'andamento di un Paese allo sfascio,dove dei politici dai volti caricaturali e dalla flemma improbabile,si divertono ad apparire forzatamente simpatici,apparendo in degli squallidi prodotti televisivi,eliminando gli ostacoli maggiori(in misura maggiore si tratta di comici),imponendosi sul piccolo schermo e rivelando tutta la loro pochezza.Il film rimane anche un sano e liberatorio elogio all'accattivante satira tv e con il passare degli anni diventerà un interessante documento di costume,dato che rimane uno dei pochi film italiani attuali ancora in grado di fare presa sulla realtà.