ULTRAVIOLENCE78 7½ / 10 18/01/2009 16:25:09 » Rispondi Lo sguardo “malinconico” di Ettore Scola si posa sul “ritratto” di una Famiglia in evoluzione, circoscrivendo la sua azione, che si svolge generazione dopo generazione, all’interno della casa familiare: luogo fisico ed emblematico in cui le storie di ciascun componente si intrecciano, si sviluppano e si disperdono nell’esperienza di vita del capo famiglia (impersonato da un gigantesco Vittorio Gassman), nel principio e nella fine della cui esistenza si racchiude un mondo di rapporti segnati dall’incapacità di comunicare al prossimo i propri sentimenti (come è significativamente testimoniato tanto dalla relazione tra Carlo e Adriana quanto tra quella tra lo stesso Carlo e il fratello Giulio). Una sequela di personaggi tipicamente italiani (bellissimo e divertente il quadretto umano rappresentato dalle tre zie) sfila sullo sfondo dell’evoluzione storica del nostro Paese, non senza, però, un certo “appesantimento” dovuto a una connotazione narrativa un po’ di maniera, che conferisce alla storia un aura forse eccessivamente ovattata e da cartolina. Un gran bel film ma, mio avviso, non si tratta del capolavoro di Scola. Oltre al grande Gassman, una nota di merito va a tutti gli altri attori che hanno saputo dare corpo a personaggi ricchi di umanità e vitalità.
Granf 18/01/2009 16:30:17 » Rispondi Be, quanto mi sarebbe piaciuto vedere questo film. Lo cercherò...
ULTRAVIOLENCE78 18/01/2009 17:54:26 » Rispondi Bè anche sedersi accanto al regista stesso, come è capitato al sottoscritto...
Granf 20/01/2009 13:08:11 » Rispondi Si anche io ci ho parlato, anche con Rubini e Placido...