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FESTA DI LAUREA regia di Pupi Avati

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Terry Malloy     7½ / 10  28/05/2008 21:12:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Meraviglioso…
Poetante…
Assolutamente un cavallo di battaglia della produzione avatiana (per la cronaca: straordinario regista).
Tutto il narrato verte su un concetto atavico nella cultura latina quindi italica: il pensiero che lontani dalla “civiltà” si è meno corrotti, meno bastardi, per dirla alla Nik Novecento (strepitoso) meno *******.
Ed è proprio la Bologna bene e gretta che tanto Avati ha raccontato nel suo importantissimo Cinema che fa da materia per la riproposizione moderna (e riuscitissima) di tale concetto, cesareo direi.
Il ritorno alle origini, la riscoperta in commedia di una certa poetica del semplice ed essenziale, nonché del romantico* è in Avati il racconto dell’Umano che ha fatto grande e così amato dal popolo questo regista.
*(e come non ricordarsi i vapori postumi del Dante che corteggia la sua Beatrice e non vederci il povero Carlo delle Piane che idealizzata al parossismo la sua bastardissima donna, non può che donare l’ultimo e puntualmente incompreso dono d’amore…”gli innamorati si fanno regali no?”)