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IL FILO NASCOSTO regia di Paul Thomas Anderson

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The Gaunt     8 / 10  05/03/2018 21:24:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non tragga in inganno che Il filo nascosto sia ambientato nel mondo della moda pre-Swinging London. L'aspetto fashion di questo mondo è totalmente assente. Vero che fornisce la cornice, altrettanto vero che ha una sua precisa valenza metaforica e simbolica. Il mondo a cui Woodcock appartiene è questo, lo conosce nei minimi dettagli ed allo stesso tempo è un creatore di modelli e vestiti. In maniera frequente la regia di Anderson si sofferma sui dettagli delle misure, dei tagli o delle cuciture in un contesto quasi sempre ambientato in interni, se non addirittura fuori dal mondo.
E' un film che riprende in parecchi aspetti le tematiche di The Master o Il petroliere. Rapporti che sembrano ben definiti da chi conduce il gioco e chi deve sottostare alle regole del gioco. Il fattore Alma è l'elemento anomalo, il filo nascosto, la trama del tessuto anomala che si insinua sottilmente nell'esistenza di questo sarto. Di conseguenza i rapporti di forza mutano, a volte si capovolgono, senza tralasciare il terzo personaggio della sorella di Reynolds, Cyrill, presenza tuttaltro che marginale. La trama é meno scontata di quello che può sembrare ed Anderson inserisce svolte non certo prevedibili, oltre naturalmente ad una padronanza di mezzi che ne fanno giustamente uno dei migliori registi in circolazione. Degli attori poco da dire: sono veramente bravi ed interagiscono alla perfezione. Day Lewis darebbe dignità anche ad un elenco telefonico, se lo recitasse, La Krieps una sorpresa assoluta anche perchè reggere il confronto con un attore del genere non è cosa da poco e bravissima la Manville in un ruolo equilibratore tra i due protagonisti.