dagon 7½ / 10 05/03/2018 19:39:35 » Rispondi PTA si conferma un regista che segue un percorso tutto suo, fuori dagli schemi, molto personale. Un film che incrocia "L'età dell'innocenza" con "Un cuore in inverno", su un tipo di amore che nasce e si nutre di dinamiche malsane (ammesso che il termine abbia un senso, in questo contesto). FIlm di altissima eleganza formale, algido e frenato come il suo protagonista. Ancora una eccellente prova di Day-Lewis (non mi è piaciuto per niente il doppiaggio di Lodolo, rivisto poi in versione originale). Nel complesso mi ha lasciato con l'idea che manchi qualcosa.
TreAsterischi 05/03/2018 20:23:38 » Rispondi Quoto, ma sul doppiaggio di Lodolo ho dovuto pensarci un po'... Sul momento l'ho trovato spiazzante e non adatto, ma poi ho ragionato a mente fredda (e confrontato con l'originale): il doppiaggio in sè non è nè brutto, nè sbagliato... ma non c'entra proprio niente con la performance originale ^^" Anche perchè di solito sentiamo DDL doppiato da Pannofino, quindi passare da lui a Lodolo è un salto piuttosto brusco :-/
Quindi boh... doppiaggio "diverso" e che fa un effetto strano, ma (per me) non è un problema insormontabile o che danneggi in qualche modo la visione (tranne ovviamente ai puristi o a chi l'ha visto in originale e vuole ascoltarselo in italiano... ^^")
dagon 06/03/2018 18:49:12 » Rispondi Al di là della tecnica, Lodolo mi piace poco in generale. Dà sempre l'idea di "specchiarsi" (metaforicamente), di autocompiacersi della propria voce.
TreAsterischi 06/03/2018 22:04:43 » Rispondi Beh, sì, quello va a gusti :P Diciamo che ha un tono che dà questa idea e in molti casi si sposa sul personaggio che doppia, in altri casi può sembrare "scollegato" e capisco che dia fastidio ;)
Nel mio caso il problema è stato l'impatto iniziale "eh?! ma che voce gli hanno messo?!", ma poi ho metabolizzato la cosa e non mi sento di bocciarlo in toto :D (Viceversa ci sono film che vengono completamente rovinati da scelte sbagliate al leggio, per fortuna non è questo il caso ^_^)