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GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK regia di George Clooney

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desmo     7 / 10  31/10/2005 17:56:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Del film di Clooney ma non solo e non proprio

Al di là delle intenzioni di chi scrive e realizza un film l’impatto sullo spettatore mette in moto variabili di riflessione apparentemente lontane dalle tematiche trattate;si tratti di associazioni”libere” o di rielaborazioni dovute a pensieri ancora inespressi a livello cosciente, le considerazioni che seguono appartengono a questa categoria:se un tema può racchiuderle è quello della libertà di scelta e pensiero rispetto all’informazione .

“Good night and good luck”, mi dice che si può o si potrebbe ancora sperare?O mi dice che allora si poteva e ora siamo- come- siamo e abbiamo perso tempo e occasioni?
Voglio credere al messaggio positivo? Bene, sono convinta che il ruolo del giornalista sia determinante in questo processo ma sono , anche,certa che l’eventuale intervento su lati oscuri delle nostre società,la sensibilizzazione dell’opinione pubblica da parte di qualche audacia giornalistica non rientra nei programmi né tantomeno nelle intenzioni degli addetti ai lavori:è fin troppo evidente che i processi in atto vadano in direzioni completamente opposte.
Siamo ben lontani dalla generosa e appassionata volontà di risvegliare coscienze se non,ben s’intende, per scopi puramente di “schieramento”:qualsiasi scheggia impazzita sarebbe ricondotta all’ordine.Ma già ipotizzare l’esistenza di una scheggia impazzita è un pensiero di un’ingenuità inaccettabile:essa, semplicemente non è perché nel Sistema non ci sono i dati genetici per generarla Ma… il film di Clooney si riferisce ad un fatto reale:Signori,il fatto è accaduto veramente: il Cattivo è stato annientato dalla forza della Verità giornalistica!. Ecco quindi che le mie tesi cadono di fronte alla REALTA’e Clooney,forse, dice “si può,si potrebbe….”Però- e la possibilità dell”abbiamo perso tempo e occasioni si rende allora più plausibile-il fatto “ accadde”- e il passato sembra ancora più remoto- non ora ma allora.Tempi diversi, società diversa? Bah! Quegli uomini fumanti inconsapevoli degli spettri cancerogeni in agguato erano più liberi di noi? Vivevano in una società che non aveva ancora a fondo scoperto la sicura morte nel tabacco e non si era ancora resa conto di dovere, per la sopravvivenza comune ,vietare fumo e imbavagliare le bocche della comunicazione…Quegli uomini,divenuti personaggi nel film, fumavano e parlavano liberamente:quante cose doveva ancora scoprire l’America nel bene e nel male!
Pensando alla rielezione di Bush bisogna ammettere che ha imparato bene ed in fretta..
Ora siamo-come-siamo forse perché dagli anni ottanta in poi abbiamo abbassato la guardia noi che avevamo-se non altro – vissuto la nostra gioventù negli anni sessanta-settanta abbiamo creduto in una sorta di di vaccinazione universale che non poteva comunque immunizzare le generazioni future.E perché non accadessero più “le brutte cose” del sessantotto mentre noi vivevamo, lavoravamo, facevamo figli o morivamo , intorno a noi ci si organizzava.per la grande operazione dell’Esclusione del Pensiero”:realizzabile nell’esercizio della manipolazione del cervello-utente che viene attuata attraverso la lobotomizzazione costante e ripetuta operata attraverso il pattume dei programmi di prima serata , l’esclusione sistematica,,in quelle ore, dai palinsesti telivisivi di tutto ciò che non sia squisitamente d’evasione, come se poi la cosiddetta evasione debba necessariamente essere di tale bassa qualità.
Nasce, la manipolazione, nell’irrispettosa convinzione che chi assiste alle programmazioni proposteci non sia(o non debba?)essere in grado di volere e apprezzare altro e l’intenzione sottostante e, a ben vedere, malcelata, è quella di mandarci a letto cullati da e nel pensiero- assente , pronti a riprendere le nostre giornate lavorative senza che alcuna sospetta e non omologata riflessione si sia attivata più di tanto nelle ore serali,ore che possono sfuggire al controllo, spazi di tempo che potrebbero rappresentare attimi di risveglio di coscienze necessariamente inattive durante le giornate di lavoro, di figli, di problemi della ordinaria quotidianeita’ ......è nelle ore serali che si è consumata la perdita del pensiero libero.
Lontana la via delle mie riflessioni dalle tematiche di “Good night and good luck”?Non lo so. Ma, a proposito del messaggio implicito ,ma non tanto,nel film “Troviamo il coraggio perchè nessuno è cosi potente come si pensa...la paura è ciò su cui si conta ...”penso, pessimisticamente, che le vie di illibertà abbiano oggi sperimentato e trovato mezzi più sofisticati e radicali che –semplicemente- nessuno combatte perché non crede che ci sia nulla contro cui indignarsi.
Siamo in una scatola nera” e nessun( pensiero) ci troverà….( in prestito da Francesco De Gregori,se ben interpretato)

Delfina  10/11/2005 15:40:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
(off topic: per uscire dalla scatola nera, 2 siti:
www.comedonchisciotte.org
www.luogocomune.net)