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L'ORA PIU' BUIA regia di Joe Wright

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matt_995     6 / 10  12/02/2018 11:31:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I biopic inglesi sono un po' tutti uguali.
I film in costume inglesi sono un po' tutti uguali.
Entrambi generi di film ambientati necessariamente in epoca vittoriana o durante la seconda guerra mondiale (finiranno mai di raccontare storie del genere?). Sempre la stessa impostazione, la stessa fotografia, gli stessi costumi, gli stessi tipi di personaggi.
Sono pochi i film del genere che mi incuriosiscono (es. Il discorso del re) e di certo questo Darkest Hour non è tra questi.
Iniziamo col dire che Oldman non mi ha mai emozionato (al momento tifo Chalamet agli oscar) salvo in una scena, quando si ribella al suo avversario. Churchill l'ho sempre associato al concetto tutto napoletano di "caz.zimma". Qui invece non c'è traccia del suo tagliente umorismo e sfacciataggine (a poco servono le freddure che ogni tanto spuntano fuori in sceneggiatura) ma non c'è traccia nemmeno del lato più intimo e privato della vita del primo ministro. Tutto è incolore e passa inosservato.
I lati positivi del film sono, per quanto riguarda la regia di Wright, le ottime (anche se eccessivamente computerizzate) inquadrature dall'alto in cui gli uomini sembrano formichine. Inoltre tutta la parte centrale è molto buona. La disfatta di dunquirque, i sensi di colpa di Churchill, la sua indecisione per il futuro e la successiva decisione di interpellare la gente conune in metropolitana... tutti punti in cui il film fa centro per poi perdersi di nuovo in un finale deludente e troppo allungato (ma quanti discorsi praticamente identici gli fanno fare nel finale? Ne bastava unooo!).
Insomma mediocre e dimenticabile