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THE STRANGERS 2: PREY AT NIGHT regia di Johannes Roberts

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Jolly Roger     7 / 10  10/02/2019 01:07:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' tornato l'Incappucciato, insieme alle due terribili amichette pin-up anni 50.
Strangers (il primo) fu un "home invasion" cupo, lugubre e spietato, con un ritmo ottimamente gestito, costruito sulla lentezza, sull'aspettativa di un massacro.
C'era il Male, indefinito e immotivato, rappresentato da tre soggetti mascherati: un Male che entrava, senza pietà e senza motivo, nella casa di due persone, nel loro nido di amore, con l'unico scopo di distruggerlo.

Questo è l'elemento distintivo che ha fatto di Strangers un film notevole: la spietatezza.
Potrà essere brutto da ammettere, ma, come esseri umani, noi siamo perfettamente in grado concepire la violenza. Quando possiamo dare ad essa una spiegazione, o una motivazione, la violenza diventa un pochino più concepibile – e quindi più tollerabile, digeribile, accettabile, persino giustificabile, se non addirittura giusta.

La violenza che ci spaventa davvero è, invece, quella inconcepibile. Quella alla quale non riusciamo a dare alcuna spiegazione, che non è in alcun modo giustificabile. Solo quel tipo di volenza ci risulta terribile, perché è sconosciuta.
È la violenza che viene esercitata senza alcun apparente motivo quella che più ci spaventa. E' una paura ancestrale. E' perché tu stesso puoi essere vittima di questa violenza, senza però aver fatto nulla per meritartela.
Puoi esserne vittima, soltanto perché, per una pura casualità, sei finito nella rete di un gruppo di psicopatici che, senza motivo, ti torturerà e ucciderà.
Per pura casualità. Soltanto perché la tua casa ha attirato la loro attenzione e perché tu, purtroppo, in quel momento eri in casa anziché al bar.

Loro sono gli Strangers. Non li conosci e loro non conoscono te. E' un puro caso che tu sia una loro vittima. Non c'è niente di personale. C'è soltanto quello che, forse, è un gioco.
"Perché lo fate?" chiede una delle protagoniste ad una delle due ragazze mascherate.
"E PERCHE' NO?", risponde essa. Una risposta sibillina, quanto semplice tanto agghiacciante.
Perché no? Quale differenza c'è tra torturare e uccidere….oppure non farlo? Nessuna differeza. Anzi, la prima ipotesi è persino migliore… forse perché è meno noiosa, forse perché è più divertente.
La violenza è perpetrata senza alcun motivo (se non il gusto stesso di esercitarla) da parte, appunto, di "strangers", di sconosciuti senza alcun movente. Dietro la loro maschera potrebbe esserci chiunque.
E' proprio questo l'aspetto più terribile del film "Strangers". Chiunque stia dietro la maschera, comunque non fa alcuna differenza, perché in ogni caso non ha alcun movente. Quella maschera misura l'incapacità, per chi la indossa, di provare la minima empatia verso chi sta dall'altra parte.
Per chi non la indossa, quella maschera rappresenta invece l'amara constatazione che la violenza può essere anche cieca – può provenire da qualcuno che è assolutamente sconosciuto, un perfetto "stranger" appunto, che non ha alcun motivo per fare tale violenza….anzi, l'unico motivo per farla è che non esiste un motivo per non farla.
Strappare quella maschera significa capire se, dall'altra pare, possa esserci una qualche forma di essere umano…dare un volto a chi può fare cose del genere…
Per scoprire però che dietro a quella maschera non c'è alcun mostro, ma uno sconosciuto qualunque.
Non è nemmeno importante sapere chi sia.
E' un altro.
Un nemico.

Lasciando perdere i concetti astratti e passando al film nel suo concreto, se Strangers 1 fu un home invasion, Strangers 2 cambia totalmente registro: è uno slasher, con tutti i crismi positivi / negativi del sottogenere: spazi aperti, villain inquietanti e omniscienti, tensione palpabile.
Alcune scene sono davvero pesanti e difficilmente dimenticabili: la scena in cui l'incappucciato entra in auto con uno dei protagonisti è agghiacciante. La scena della piscina è altrettanto spettacolare.
Il film nel complesso funziona e merita un buon voto.