caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ANNO SCORSO A MARIENBAD regia di Alain Resnais

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     8 / 10  09/06/2013 18:58:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Evidentemente Resnais ricerca l'oblio nel suo cinema, o perlomeno ne sono mossi i suoi personaggi, il senso stesso dei suoi primi film.
"Hiroshima mon amour" e "L'anno scorso a Marienbad" condividono alcuni tratti ma la sceneggiatura di quest'ultimo film è certamente più disincantata, meno consolatoria, non offre facili appigli anche se non è meno lirica.
Un film che poteva all'epoca essere amato solo dai critici, innovativo nella forma e nel linguaggio (fantastico il montaggio, la geometria delle riprese, dei luoghi, la fotografia di Vierny) ma che si muove liberamente verso la negazione del ricordo, migliaia di possibilità destinate a collassare e a restare senza risposta, in una parola annienta la forma/cinema e rinuncia volontariamente alla psicologia.
Diventa in tal modo un film potente, ipnotico, fatto di ripetizioni quasi da mantra ma anche cinema per pochi, forse per nessuno. Una volta visto non si dimentica ma altrettanto difficilmente si potrà rivedere... a meno che non desideriate perdervi per sempre in un film che nonostante abbia forma non ha centro, spazia nella vacuità dell'essere.
In tal senso, meriterebbe 10. Ma siccome lo metto solo ai miei film preferiti...