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THELMA regia di Joachim Trier

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  16/02/2018 10:32:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'introversa Thelma è una studentessa di biologia, taciturna e un po' impacciata subisce suo malgrado il controllo piuttosto asfissiante da parte di mamma e papà. Il motivo, in apparenza legato ad una forte componente religiosa, è invece da ricercarsi nel passato, in situazioni altamente drammatiche di cui la ragazza non ha memoria e che i non detti dei genitori hanno cancellato nella speranza che restino sepolti per sempre.
Ed invece l'inevitabile crescita, legata in primis al nuovo ambiente in cui la ragazza si muove, in combinazione con le prime pulsioni sessuali e la consapevolezza del poter trasgredire senza essere fulminati seduta stante da uno spregevole dio, spingono Thelma ad un evoluzione di natura dark fantasy, in cui il potere soprannaturale diventa concreta metafora delle difficoltà di crescita.
Il rimosso diventa così bomba pronta ad esplodere, mentre la pellicola scorre con ritmo indolente verso flashback rivelatori di rara potenza e squarci onirici in cui Trier, pur mantenendo uno sguardo elegante dai colori algidi, sposa visioni disturbanti in cui il senso di colpa e l'erotismo, mai becero, prendono le distanze dalla castrazione sociale in favore di uno sviluppo inevitabile ma pericolosamente incontrollabile.
Pur richiamando alla memoria a livello tematico cose note, Trier riesce con la sua narrazione posata e priva di inutili esagerazioni a rendere palpabile il disagio di Thelma con un approccio tipicamente nordico: sotto la coltre livida e distaccata pulsa un cuore fatto di istinti incandescenti.