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IN VIAGGIO CON PIPPO regia di Kevin Lima

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Testu     6½ / 10  10/02/2012 21:02:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La serie tv era bellina veramente, con Pietro Gambadilegno costantemente depresso e talvolta in iperventilazione per colpa del suo adorabile vicino babbeo. Ricordo che in una puntata in cui Pippo finiva temporaneamente sul lastrico vi era una scena che mi commosse. Allora nessuno, conoscendo la Disney, pretendeva di sapere della madre di Max, che nonostante la figura stereotipata (tra skateboard ed interessi) e l'imbarazzo occasionale, aveva, insieme al suo amico PJ, la vulcanica energia dell'infanzia. Ovviamente per quanto i ragazzini avessero spazio, il piatto forte erano i due capofamiglia e i loro interessi divergenti che spesso finivano col dover convivere. In questo film si è un po andati avanti col tempo e quindi anche con la crescita del ragazzo, adesso nella primavera adolescenziale. La spensieratezza è diventata ribellione e da alcuni episodi si è ripreso e ampliato il tema del contrasto paterno, in effetti difficile da evitare in certe occasioni quando per padre si ha un cataclisma ambulante. La cosa non è disprezzabile, direi anzi che unita alla fiducia e all'amarezza ne fa la parte migliore del cartone. L'insieme purtroppo non evita la noia, tuttavia la bellezza di un personaggio tanto goffo quanto occasionalmente fragile come Pippo aiuta.

Ps: Max verrà ripreso in seguito in House of Mouse, un locale che funge da preludio e contenitore animato per episodi di vario genere sui personaggi disney. In quel locale il ragazzo si darà da fare come parcheggiatore del club, con una figura ulteriormente cresciuta di altezza di almeno un paio di anni, e in un episodio sarà intento a convincere il padre per poter prendere possesso di un mezzo di trasporto personale.