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IL PREMIO - NON BASTA VINCERLO DEVI ANCHE RITIRARLO regia di Alessandro Gassmann

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matt_995     5 / 10  01/05/2018 16:49:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggendone in giro, al momento dell'uscita, questo film mi incuriosi non poco. Tra le righe della trama si leggevano chiaramente riferimenti autobiografici dello stesso Gassmann, qui impegnato -pensavo- in un'esorcizzazione dei propri demoni e in un confronto con l'imponentissima figura del padre Vittorio alla cui ombra Alessandro ancora oggi vive. Solitamente quando un autore regista o sceneggiatore è così legato emotivamente alla trama e ai temi trattati possono venirne fuori generalmente due tipi di prodotti: i capolavori sentiti e sinceri e i film rotture di cauglions fintamente autoriali che non riescono ad interessare nessuno.
Questo Premio devo dire che è un'eccezione, non fa parte delle due suddette categorie visto che è decisamente lontano da essere un capolavoro intimista, sentito e sincero, ma non è nemmeno quell'autobiografia sterile e monocorde da studentello del Dams che non riesce ad intrattenere nessuno.
Il problema del film secondo me è che pur avendo intenti nobili ed intimistici, la storia aderisce meccanicamente a tutti gli stilemi triti e ritriti della commedia italiana degli ultimi anni. Si puo passare tranquillamente dal minuto 10 al minuto 70 e non è successo niente che anche lo spettatorepiù fesso e disattento non sia in grado di immaginare, avendo già visto numerosissime altre****** italiane recenti non necessariamente appartenenti al genere del road movie (ahhh paola cortellesi e fabio de luigi e Claudio bisio... parlo proprio di voi!).
Come se non bastasse non credo di aver trovato un personaggio minimamente empatico o anche simpatico. Tutti odiosi e da prendere a schiaffi. Proietti svogliatissimo e Anna Foglietta da querela. Non c'è un momento (e dico uno!) in cui sia in parte e non come sempre eccessivamente sopra le righe.