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L'ULTIMO SOLE DELLA NOTTE regia di Matteo Scarfò

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Beefheart     4½ / 10  22/01/2021 15:46:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fatto non con 4 ma con 3 lire. Ma tanto, se giochi a fare il Tarkovskij de noantri, non ti servono i soldi; è sufficiente essere pretenzioso, presuntuoso, serioso e supponente.
Ed in questo senso non ci siamo fatti mancare nulla.
Il risultato è un supplizio stancante con trama confusa, ritmo lento, dialoghi goffamente teatrali e musiche elettroniche che sanno di artigianale (tipo fatte in garage).
Una lunga, incessante, lenta e stucchevole metafora logora ed usurata.
Si salvano le scenografie e le ambientazioni esterne, quelle si, efficacemente decadenti e fatiscenti; molto meno quelle interne: sbrigative e posticce tipo quelle che si vedono nei padiglioni dei mobilifici nei quali si riproduce l'arredamento tipo delle stanze domestiche per mostrarne la vivibilità.
A livello recitativo boccio in pieno il protagonista che, più che apatico, mi sembra meccanico nel recitare a memoria la sua particina, e promuovo gli altri interpreti, convincenti e bravi a dare tridimensionalità ai rispettivi personaggi.