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L'ARCO regia di Kim ki-duk

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GianniArshavin     7 / 10  01/02/2014 20:55:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo film che vedo di Kim - Ki-Duk che combacia con una seconda soddisfazione. L'Arco è un prodotto molto particolare,in pieno stile Duk,con molti elementi caratteristici del cinema del regista sud coreano.
Diretto ma anche scritto dallo stesso cineasta,la storia vede due persone,un anziano pescatore ed una giovane trovatella,vivere insieme su una barca in mezzo al mare totalmente isolati ,tranne per le saltuarie visite a pagamento di alcuni pescatori della città. I due vivono quindi a stretto contatto,in attesa del 17° compleanno della ragazza,visto che quel giorno i due diventeranno marito e moglie.
Tutta la pellicola è impostata su una doppia chiave di lettura,cosa che riguarda qualsiasi elemento che vediamo in scena,dai personaggi agli oggetti:avremo l'anziano protagonista ambiguo nel suo affetto paterno-pedofilo,l'arco come simbolo di amore-musica ma anche di violenza-attacco e la ragazzina emblema di purezza e malizia.
La dimensione simbolica e ambigua eleva l'opera e porterà lo spettatore a trarre le proprie conclusioni su questa storia particolarissima.
La trama è ovviamente supportata dalla regia di Duk,poetica e leggiadra come sempre,che ci trasporta all'interno della vicenda nonostante la location unica e i pochi personaggi e i pochi dialoghi utilizzati. Proprio i dialoghi sono un altro dei tratti caratteristici del regista che qui ritroviamo,visto che i due personaggi principali fra loro comunicano solo con sguardi e gesti. Inutile aggiungere l'ennesima valenza metaforica di questa scelta e anchein questo caso i significati sono come sempre lasciati all'interpretazione di chi osserva.
Come detto la regia è superba,cosi come è maestosa la colonna sonora. Le interpretazioni sono buone,fra cui spicca quella della bellissima protagonista.
Purtroppo dopo i tanti elogi devo arrivare al tasto dolente del film: il finale! Ebbene si questa volta Kim-Duk mi cade in una conclusione,sicuramente coraggiosa,ma che secondo me rovina in parte quanto fatto di buono in precedenza.
La virata eccessiva verso il simbolico-surreale che il regista sfodera a fine film fa perdere la dimensione poetica, si simbolica ma comunque reale degli avvenimenti precedenti scandendo un po nell'esagerazione.
In conclusione L'Arco rimane un grande film,dove silenzi,poesia,musica,sguardi e ambiguità vi guideranno in una storia particolare,toccante e sporca allo stesso tempo. A voi spetterà solamente farvi condurre e cullare dalla grande maestria di questo talentuoso autore.