JoJo 5 / 10 11/11/2005 23:32:05 » Rispondi Quando s'esagera s'esagera: Kim Ki Duk, questa volta, ha decisamente esagerato. Dopo il sopravvalutato Ferro3, il manifesto dell'inutilità della parola nella comunicazione, ecco L'Arco: il manifesto dell'inutilità della parola nell'incomunicabilità. Il linguaggio è sempre quello fortemente simbolico tanto caro al regista, il ritmo è sempre lentissimo, ma il silenzio, nuovamente riproposto come vero grande protagonista del film, è questa volta infranto da una (pessima) colonna sonora dominata da un arco monocorde assolutamente irritante. Questo suono così invadente e penetrante distrugge quella che avrebbe voluto diventare una nuova magia del silenzio, letteralmente la devasta rendendo inutile qualunque tecnicismo o colpo di stile che comunque Ki Duk da nuovamente mostra di saper realizzare. La scelta degli attori, poi, questa volta ha lasciato parecchio a desiderare: buona parte di essi, andando ovviamente oltre lo stile interpretativo orientale molto diverso dai canoni occidentali, risultano particolarmente inespressivi, ed anche questo, per un regista che arma sì il simbolo ma anche lo sguardo d'una forza tutta particolare, è un peccato mortale. Formalmente quest'opera rimane di buona fattura, ma, ironia della sorte, questa rilettura del silenzio come incomunicabilità risulta essere veramente un film che non comunica niente allo spettatore (sic!), né a livello emotivo, come era riuscito a fare nella sua opera precedente, né a livello intellettuale, come invece in Primavera Estate Autunno Inverno... e ancora Primavera. Bisogna comunque fare attenzione: accusare di ripetitività questo regista è un errore in cui si potrebbe incorrere, ma forse non molti hanno capito che quella che Ki Duk usa nel suo film è la narrativa a lui più cara e che forse gli riesce meglio (La Samaritana, paradossalmente, forse proprio per il suo cercar di spiegarsi è il film più criptico del regista coreano), non un tocco d'originalità fine a sé stesso; la pervicacia con cui questi rimane fuori dagli schemi tradizionali è in realtà la semplice applicazione d'uno schema differente. Non si tratta d'un ripetersi o meno, quindi, ma d'un diverso sentire che Ki Duk riesce più o meno bene ad esplicare. In questo caso, non c'è proprio riuscito... o forse c'è riuscito sin troppo bene.
marie 14/11/2005 12:49:36 » Rispondi http://www.filmscoop.it/commenti/default.asp?idFilm=2359&idCommento=131783
JoJo 14/11/2005 14:04:08 » Rispondi "i due non si parlano mai, ma si dicono tutto. E lo dicono anche a noi."
Qua invece, almeno a me, i due non hanno detto proprio nulla. Comunque Ferro3 ad una seconda visione perde tantissimo.
P.S.: Azzo... m'hai beccato! E' vero, copio i miei commenti da lui.
JoJo 15/11/2005 01:26:57 » Rispondi E' la mia nuova campagna anti-spoiler... ovvero la pirlata della seconda metà di novembre: non si leggono gli spoiler e si spoilera abbestia con violenza e sadismo.