The Gaunt 7 / 10 27/03/2013 11:00:18 » Rispondi In The coast guard c'è un incipit che si basa sulle forti lacerazioni della penisola coreana, sulla divisione di due paesi e sulle sue forti ripercussioni sociali. Una lacerazione profonda che genera mostri e sprofonda nella follia, ingoiando vittime e carnefici in un'assurda paranoia. I due protagonisti principali si troveranno imprigionati in un limbo di follia che li isola gradualmente da ogni contesto civile e per Kang sarà la trasfigurazione di un angelo sterminatore di quel militarismo che lo ha fatto diventare folle e rimanendo imprigionato in un rituale grottesco come nel bel finale in mezzo alla folla di Seoul. Una film molto pessimista, senza speranza e colmo di rabbia come poche altre pellicole di Kim Ki Duk.