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THE SQUARE (2017) regia di Ruben Östlund

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deadkennedys     9½ / 10  23/03/2018 12:50:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film più ATTUALE che abbia mai visto.
Premessa : --La società svedese è un ottimo campione da analizzare : è fra le più sviluppate ma anche "atomizzate" al mondo, anche a causa di lucide scelte politiche che miravano da un lato ad emancipare l'individuo dalla famiglia per renderlo davvero autonomo, dall'altro a creare un welfare state efficiente che potesse compensare ogni mancanza.
Nell'inverno del '72, un gruppo di politici ebbe una visione rivoluzionaria del futuro. Era giunto il momento di liberare le donne dagli uomini, gli anziani dai figli, gli adolescenti dai genitori». Venne scritto anche un manifesto, La famiglia del futuro. A volerlo, fu la sezione femminile del partito socialdemocratico allora guidato da Olof Palme. L'indipendenza degli individui. L'indipendenza della donna dall'uomo, dei figli dai padri, della madri dai figli. In qualche modo, la distopia immaginata dal grande drammaturgo svedese August Strindberg prese forma. Un sogno nobile.
Fatto sta che oggi, in Svezia il 50% dei cittadini vive solo. 1 cittadino su 4 muore in solitudine, abbandonato dai figli.
È la teoria svedese dell'amore: un'idea talmente assoluta di indipendenza che porta a considerare che l'amore autentico può esistere solo tra estranei. O tra sconosciuti. (fine premessa)
--da qui in poi potrebbero essreci Spoiler
L'attualità di questo film sta nei dettagli, nelle situazioni grottesche, nelle note a margine : la discrasia fra il Christian che quasi si presenta allo stesso spettatore, tramite l'intervista iniziale e l'arrogante che poi si rivelerà essere; il mendicante a cui chiede di tener d'occhio la spesa mentre cerca le figlie, figlie che oscillano silenziosamente fra l'isterico e il depresso; l'uomo con la sindrome di Tourette che interrompe un colloquio pubblico; giovani giornalisti il cui unico metro di misurazione sono le visualizzazioni sui social e la conseguente scelta di pubblicizzare "The Square" tramite un video virale, il neonato di un collega d'ufficio abbandonato a sé stesso durante le riunioni; continui capovolgimenti di una prospettiva che si avvita continuamente su sé stessa fino alla scena principe, la performance di Oleg (Terry Notary) alla cena di gala. Un film che crea disagio e scompiglia ad arte, che inizia con la placida quotidianità mattutina di chi va a lavoro che viene squarciata da improvvise grida d'aiuto e termina con una richiesta d'aiuto quasi bisbigliata; nel mezzo ci sono visioni nefaste del futuro prossimo che ci attende, orde di persone affamate da un lato, cumuli di spazzatura dall'altro e al centro una folla di ignavi pronta a sottomettersi al primo capobranco.
Potrei continuare a lungo con la lista dei "dettagli" degni di nota ma in breve questo film è un Museo d'arte contemporanea e le immagini sono le opere.