THE PLACE regia di Paolo Genovese

Ho provato un alto senso di fastidio per come le persone credono (a eccezione di Muccino) in modo assoluto alle promesse di Mastrandrea (qualcuno è disposto addirittura a uccidere sulla base di quali garanzie reali?). Cioè, ci sarebbe anche potuta stare come cosa, qualora fosse presente una caratterizzazione dei personaggi e una maggiore spiegazione (anche finale) del personaggio e dei poteri di Mastandrea, ma messa così a me pare una ulteriore scelta per risparmiare, tempo, budget o effetti speciali.

Altro grande senso di fastidio i moltissimi incontri, in cui gli sventurati passano esclusivamente per dare aggiornamenti a Mastandrea. Una volta che l'accordo è stato preso, o lo porti a compimento oppure lasci perdere. Che senso ha passare a raccontare gli sviluppi? Questo espediente (che a Mastandrea interessano i dettagli) serve solo per allungare il brodo e fare in modo che le storie vadano avanti. La signora anziana che deve mettere la bomba ad un certo punto mi veniva da dirle: <<o lo fa o non lo fa, ma non può passare un'ora al giorno>>

Altro senso di fastidio, il fatto che le storie si intrecciano quasi solo tra i personaggi che stringono accordi con Mastrandrea, per fare in modo che la storia stupisca e coinvolga maggiormente, ma è solamente un chiaro escamotage.

Se io bivacco in un bar, (fa incontri anche dopo l'orario di chiusura) per giorni, per settimane, finisce che mi buttano fuori a calci. Qui invece ti arriva Sabrina Ferilli che ci prova pure.

Finale che ho individuato nell'esatto momento in cui Mastrandrea esprime un desiderio e che ovviamente non spiega nulla di nulla. :(