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GEOSTORM regia di Dean Devlin

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4½ / 10  20/03/2018 09:46:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Facendo leva sulle politiche ambientaliste di Trump e sull'ansia da global warming, Dean Devlin sembra adattare "The day after tomorrow" di Emmerich (di cui è stato sceneggiatore) ai giorni nostri, frullandolo poi con il Michael Bay di "Armageddon" per una pellicola in cui le sorti del mondo non si giocano solo sulla vecchia cara amata Terra, ma anche nello spazio a bordo di una futuristica stazione spaziale.
Improbabile nell' antefatto, ancor più forzato nelle distopie fantascientifiche, "Geostorm" si rivela un pacco retorico di buoni sentimenti, in cui la moraletta dell' unione fa la forza (che sia tra fratelli o popoli poco importa) tralascia il più realistico cinismo a favore di una favoletta atta a sventare un complotto di rara prevedibilità. Le scene di distruzione convincono ma non sono sufficienti a tenere in piedi uno script incapace di generare la minima tensione, per poi giungere alla solita chiusura buonista, scontata ma soprattutto per nulla emozionante.
Il cast di richiamo svolge il compitino senza colpo ferire, al servizio di quello che ormai si potrebbe definire un classicismo catastrofico dalle idee fiacche e dagli sfx pregevoli (almeno in questo caso).
Pur facendo buon viso a cattivo gioco, e quindi approcciando la visione nella giusta maniera come puro cinema di intrattenimento senza pretese, appare arduo salvare molto. Per lo meno non annoia, meglio che niente.