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TWIN PEAKS - IL RITORNO - STAGIONE 3 regia di David Lynch

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Macs     7½ / 10  21/11/2017 21:24:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al termine di una sorta di viaggio allucinogeno, riemergo dalle nebbie e dai fumi delle Cime Gemelle e dico che sì, questa terza stagione è una bella cosa. Una cosuccia che non si può catalogare né spiegare, va vissuta nel suo estetismo senza porsi nessuna domanda. Può essere stato un sogno o un'allucinazione, ma è soprattutto realismo. Chi si lamenta della mancanza di logica (!) e di uno schema narrativo, dimostra di non conoscere Lynch e soprattutto di essere legato a stilemi del linguaggio televisivo e cinematografico dimostrati ampiamente superati dal nostro geniaccio. Presa in giro? No non credo, perché l'affresco funziona, e bene, e sapete perché? Perché la forza di Twin Peaks sono i suoi fantastici, affascinantissimi personaggi, caratterizzati da dio e di cui ci interessa qualsiasi minimo dettaglio. Certo c'è molto fan service, nel farci ritrovare personaggi che abbiamo amato e che ora non "c'entrano" più niente con la trama (trama?). Ma c'è anche, e torno alla pietra lanciata qui sopra, tantissimo realismo: perché la vita vera, quella per intenderci, in cui Cooper e "Laura" entrano nell'ultima puntata, è caos. E' assenza di senso. E' assenza di progettualità e disegno. E allora si, diventa anche importante che Nadine ascolti le farneticazioni di Jacoby e dia la libertà a Ed. Non c'entra nulla con la storia di Laura Palmer... ma chi ha deciso che "Twin Peaks" sia la storia di Laura Palmer. Certo non David Lynch e Mark Frost, ma un pubblico ingenuo che non ci ha capito niente. E non raccontiamoci che serve conoscere l'intera filmografia di Lynch o il dossier di Frost per "capire" questa terza stagione. C'è ben poco da capire, c'è quasi tutto da vivere.