Veppe96 4 / 10 25/10/2017 02:29:47 » Rispondi Ammetto di non aver letto il romanzo (di successo, da quel che dicono), quindi valuterò la trasposizione cinematografica solo in quanto tale. Thriller/Giallo norvegese caratterizzato da un intreccio difficile, confusionario e mal gestito fin dai primi minuti. Più storie si accavallano e si intersecano secondo un filo comune: madri con figli (di cui non si sa di chi sia il padre) che vengono uccise da un killer. Ogni morte viene firmata con un pupazzo di neve e chicchi di caffè. Ambientazioni notevoli e a volte suggestive portano la valutazione ad un 4 pieno (una tragedia di film insomma).
Il problema più grande è che non esiste un minimo di tensione, paura, angoscia o anche solo voglia di capire cosa succederà. Non ci si affeziona a nessun personaggio. È tutto clamorosamente glaciale come il paesaggio che fa da sfondo alle vicende. Difficile da seguire, poco interessante, colpi di scena praticamente assenti: il film ti porta esattamente dove pensavi saresti arrivato prima di iniziare a vederlo.
Finale imbarazzante (come anche alcune musiche utilizzate).
E tutto si risolve con il Killer che sprofonda in un laghetto ghiacciato, uccidendosi praticamente da solo nel giro di 5/10 secondi. E si è contenti solo del fatto che il film stia finendo, non per altro. È tutto così indifferente e sbagliato.
Assolutamente bocciato. Pesante, noioso, scontato, lungo. Ma poi tutti i padri norvegesi sono alcolizzati e pu**anieri? A tratti imbarazzante oserei dire. Next.