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BAND OF BROTHERS regia di Phil Alden Robinson, Richard Loncraine, Mikael Salomon, David Nutter, Tom Hanks

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     9½ / 10  26/05/2014 16:55:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mini-Serial targato HBO, primi anni 2000, non è passato neanche un lustro da 'Salvate il soldato Ryan' e la qualità della messinscena è cinematografica, Spielberg e Hanks la producono e si adeguano al saggio storico scritto da Ambrose (biografo anche di Nixon, accusato in special modo nei suoi testi di far emanare un fastidioso sciovinismo americano), ingredienti che sulla carta promettono di toccare i preoccupanti momenti di retorica a stelle e strisce dell'opera di Spielberg (il finale con la bandiera americana svolazzante ce lo ricordiamo tutti), e invece il manipolo di scrittori assoldati, Orloff (dalle stelle alle stalle, nell'ultimo periodo è finito a scrivere per Snyder ed Emmerich, qualcosa non funziona) e McKenna (confermato anche in The Pacific) lo asciugano da ogni tentativo di propaganda o di stucchevole patriottismo che comunque c'è e inutile nasconderlo, il realismo sta anche nel mettere in bocca ai camerati quello slang figlio della propaganda che i media si cimentavano a fare all'epoca (le interviste ai reduci sono state la fonte/testimonianza per la realizzazione di molti dei dialoghi del serial), non tocca livelli di retorica, la prospettiva è quella degli alleati ma non rasenta mai la selettività manichea di un 'Salvate il soldato Ryan', anche nel penultimo episodio che è un po la ciliegina dell'opera, la drammatica scoperta dei campi di concentramento, è condotta con il massimo distacco, senza calore, è questo che rende ancor più suggestivo il momento.
La ricostruzione è minuziosa, ab ovo, dall'addestramento della compagnia Easy, indottrinata dal tirannico tenente Sobel, e dal più elastico sottotenente Winters che poi prenderà le veci proprio di Sobel, c'è questo gioco del bastone e della carota ma la costruzione dei personaggi è al di fuori da ogni manierismo o cliché, hanno un background consolidato, capaci di reggere la scena anche dopo 2-3 puntate di assenza, la sceneggiatura si snoda in continuazione da un personaggio all'altro, è corale ma in grado di raccontare delle storie d vita singolari. 'The Pacific' è un legittimo continuum dall'altra parte dell'oceano, riuscito anch'esso, non fa che confermare i pregi ma cambiandone il contesto, anche se c'è maggior focus sulla famiglia, sui cari che rimangono a casa (c'è lo zampino di Spielberg), c'è anche da sottolineare che un BoB lancia una generazione di attori che The Pacific non fa, Damian Lewis, Ron Livingston (che se ne poteva fare anche a meno), Michael Fassbender, Jamie Bamber,Tom Hardy,Stephen Graham,Dominic Cooper,James McAvoy, insomma un ottimo lavoro capace di ribaltarne i pregiudizi.