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LO ZOO DI VENERE regia di Peter Greenaway

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DarkRareMirko     9 / 10  18/05/2013 23:36:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra i film più perversi e disturbanti che abbia mai visto; grande cura formale ed estetica, molta ricerca e saccenza, per un Greenaway di sicuro compiaciuto, difficile e giogione (nei dialoghi, nelle scelte stilistiche, nei temi), ma anche sapiente, grande, audace, indiscutibilmente bravo.

Ottima la scelta di Andréa Ferréol, donna che ho sempre trovato sexy e che già avevo apprezzato ne La grande abbuffata.

Tanti momenti inquietanti, qualche rimando snuff, indicata colonna sonora; il tema del doppio, spesso affrontato già da Kubrick, qui ritorna in maniera spiazzante (e anche Cronenberg due anni dopo realizzerà il suo Inseparabili, che ha perlomeno qualcosa in comune con i due fratelli interpretati dai Deacon).

Buttgerait omaggerà il cadavere in decomposizione nel suo Der todesking.

Non tutto torna in effetti, ma A ZED AND TWO NOUGHTS è di sicuro tra le visioni più strane ed affascinanti che possano capitare.