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ERA MIO PADRE regia di Sam Mendes

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elio91     7½ / 10  08/10/2010 20:31:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Conferma del talento registico di Mendes ma American Beauty rimane ancora troppo in altro. In questa ennesima e bella pellicola sulla mafia non c'è la sceneggiatura di Alan Ball ma comunque è interessante vedere il mondo gangster,sempre ricco di fascino,negli anni della Depressione visto attraverso gli occhi di un bambino. Proprio qui sta il principale difetto di quello che rimane tutto sommato un bel film:la troppa freddezza non tanto nella sua totalità (il finale è un crescendo di emozioni) ma per buona (troppa) parte della sua durata. Si scade anche nel personaggio macchietta di cui non si sentiva il bisogno come il killer fotografo Jude Law,o la superficialità con cui alcuni personaggi vengono lasciato spesso da parte come quello interpretato da Daniel Craig.
Ma niente da dire sul resto: è un bell'esercizio stilistico che afferma la bravura di Mendes qui alla sua opera seconda,riuscendo a rimanere originale pur filmando ancora una volta un film gangster ma senza paura di citare anche i capisaldi del genere come Il padrino o Quei bravi ragazzi. Spesso la freddezza additata come errore rende l'universo in cui è ambientato Era mio padre cupissimo e spietato come dovrebbe essere. Aiutano in tal senso la bravura degli attori,Hanks in primis che è perfetto in un ruolo ambiguo e glaciale.
Infine è difficile dire che questa pellicola tratti semplicemente di mafia quando tutto si estende al rapporto padre-figlio nel mondo gangster,senza paura di mostrare cose moralmente discutibili ma senza dimenticare che anche un sicario ha un cuore e può dedicarlo tutto a suo figlio in questa strada della perdizione (bellissimo il titolo originale).
Sembra tutto confezionato troppo bene e spesso poco spontaneo ma vale una visione comunque.