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ERA MIO PADRE regia di Sam Mendes

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Beefheart     6½ / 10  17/04/2007 15:35:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un gangster-movie ambientato nell'america degli anni trenta dove i vari clan malavitosi si contendono i territori e la libertà d'azione su di essi a suon di raffiche di mitra. Nello specifico, un'organizzazione di irlandesi si trova ad implodere a causa delle scelleratezze dei propri componenti; tra di loro, due uomini di diversa età ma accomunati dalla necessità di proteggere i rispettivi figli dalle logiche mafiose condivise. Il taglio è decisamente drammatico e, a tratti, molto violento; ciò nonostante il tutto si mantiene, sino a 3/4 di film, abbastanza verosimile e privo di eccessività, almeno sino a che la disinvoltura con la quale il giovane protagonista si trova a vivere eventi tragicamente memorabili, non diviene poco credibile. Ma non solo; per quanto originale, ad essere forzata è l'intera sceneggiatura che propone il protagonista, al servizio del boss per mera riconoscenza e neccessità economica, come un padre attento ed attaccato alla famiglia ma che però, in seguito allo sterminio di questa, non esita a mettere in ulteriore serissimo pericolo la vita dell'unico figlio superstite subordinandola alla voglia di vendetta sanguinaria alla quale non sa rinunciare e nella quale, addirittura, lo coinvolge attivamente. Tutto ciò può passare inosservato, o addirittura valorizzarsi, all'interno di qualche lungometraggio delirante di origine asiatica come i bravi sud-coreani Kim e Park ci hanno insegnato, ma per il mite Sam Mendes, autore di "American beauty" e "Jarhead", appare, francamente, un po troppo. Tecnicamente direi che il buon cast, non fosse che Tom Hanks proprio la faccia del mafioso non ce l'ha e pare un attimo goffo, offre una discreta prova che va a sommarsi ad un'ottima fotografia e ad altrettanto valide scenografie. Solo discreto.