ivan78 7½ / 10 04/10/2009 13:44:41 » Rispondi “Ci sono momenti, in una partita di tennis, in cui la palla colpisce la parte alta della rete e per una frazione di secondo non sappiamo se la supererà o se cadrà indietro. Con un pizzico di fortuna la palla supera la rete e vinciamo la partita, ma senza fortuna ricadrà indietro e perderemo”. La fortuna, la casualità, l’inesistenza del destino sono gli intelligenti ingredienti che animano “Match Point”. La velata atmosfera da thriller con tinte torbide non appartiene alle qualità tecniche di Woody Allen, ma la sua perspicacia nell’uso dei dialoghi e delle metafore che compaiono in modo arguto durante la visione è incredibile. La prima porzione del film è in realtà fiacca, ma serve da preludio all’intreccio che si sviluppa in seguito. E’ abbastanza chiaro che l’Allen regista dà il suo meglio quando veste i panni del commediografo, è però altrettanto chiaro che nelle storie da lui raccontate nulla accade per caso. Tutto segue un filo logico e nonostante alcune lacune, una su tutte la troppa rapidità nel delineare i tratti dei protagonisti, il suo spirito innovatore pervade lo spettatore tenendolo incollato allo schermo.