Gualty 8 / 10 08/03/2007 14:04:14 » Rispondi Londra, una città viva.... una città dove un istruttore di tennis può, grazie al fascino, sedurre un'intera casata di facoltosi e generosi mecenati. Una tragedia moderna, nel segno della lirica, della passione, della sopravvivenza.
Chiari riferimenti a delitto e castigo di dostoevskij. Mancando però il castigo il superuomo si condanna alla sopravvivenza, per passione rischia di perdere vantaggi e comodità e rischia di poter scegliere la felicità, ma per la paura e le selvagge leggi della società sceglie la sicurezza al pathos, la bellavita alla vita bella. E si ritrova in un mondo senza senso, dove desidera esser scoperto per credere che esista almeno la speranza di un ordine. La fortuna, il caso regola tutto. Meglio fortunato che bravo. Ma lo sguardo finale rivela le sbarre della prigione in cui si è rinchiuso, una prigione i cui secondini sono ignari e sorridenti, e per di più sono quasi brava gente. Solo che non sono appropriati.