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MATCH POINT regia di Woody Allen

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safin     8½ / 10  02/08/2006 16:23:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La gente ha paura ad ammettere quanto la fortuna incida nella propria vita, poichè su di essa non si ha controllo. Film che ben esplica il ruolo predominante della "fortuna" sul corso della nostra vita. L'etica non esiste. Delitto senza castigo: il caso alla fine vince.
Regna quindi la sola Dea Bendata simbolizzata dall'esemplare scena d'apertura, con la palla da tennis che esita sopra la rete. Se cadrà al di là o al di qua del "net", dipende solo dal capriccio fortuito di un universo anti-provvidenziale, privo di un disegno o un destino.
Assenza quindi di un motore e di una finalità, nelle nostre piccole e vuote esistenze, benché cerchiamo di sforzarci di pensare il contrario.
Perchè quel che ci si aspetterebbe alla fine (la giustizia che fa il suo corso e vince) in realtà non succede, anzi. Secondo Allen: per quanto forte possa essere la nostra determinazione nel raggiungere un obiettivo (buono o cattivo che sia), è la sorte a stabilire come si svolgeranno gli eventi. Un breve istante fortunato, di cui noi non abbiamo controllo, per decidere se la nostra vita sarà il paradiso o l'inferno.
E ciò fa davvero paura.

P.S. Anche se, nella parte finale, la citazione Sofocliana, per cui la sorte migliore per gli uomini sarebbe non essere mai nati, infonde un certo sollievo consolatorio nel castigo interiore cui si condanna il protagonista.
andreapau  03/08/2006 10:39:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
benvenuta in filmscoop!
safin  03/08/2006 11:00:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie andrea ... ho scoperto qualcosa in più su di te... PAU.