PAOLUCCIA 9 / 10 25/01/2006 17:37:46 » Rispondi L'aria Europea porta una ventata di cambiamento non solo agli sfondi,ma un po' a tutto lo stile di Allen. Scompare quasi totalmente il filone nevrotico e il brillante sarcasmo che da sempre ne hanno segnato i caratteri dominanti. Sembra quasi di assistere a una sorta di maturazione del regista,che si mostra maggiormente riflessivo e rassegnato,come se non trovasse piu' sollievo nello sdrammatizzare la tragicita' della vita.
Il primo tempo lascia piuttosto perplessi e predisposti a una delusione che di certo non ci si aspetta di avere. Non so se la banalita' e il piattume dei dialoghi iniziali fosse voluto. Forse per rendere meglio la pesantezza e la noia dei personaggi vuoti dell'alta societa',sempre indaffarati a drinkare e a parlare del nulla.
Impressionante come tutto prenda una piega diversa man mano che la pellicola scorre. C'e' molto di "Crimini e misfatti" in questo film,solo che qui subentra la strana tematica della fortuna. tutto appare talmente materialistico.. Non esiste Di.o,non esiste il destino,non esiste la giustizia, tutto e' affidato al caso. E per qualunque atto c'e' una spiegazione.
Chris con una razionalita' e una freddezza spaventosa e' in grado di trovare giustificazioni che,per quanto assurde,hanno una logicita' e un senso che non possono non angosciare.
Forse pero' esiste dell'altro.. Un'infelicita' che e' presente,ma che se si vuole andare avanti in questa giungla,non puo' che essere messa da parte.
Andre85 27/01/2006 00:02:40 » Rispondi vero, anche a me la 1° parte mi ha lasciato perplesso
ma nel complesso è un film a dir poco strepitoso
Giordano Biagio 28/01/2006 11:17:32 » Rispondi Il film si ispira in gran parte ai personaggi della letteratura di Dostoevskij, Woody Allen suggerisce questa pista interpretativa mettendo in evidenza all'inizio del film un libro di Dostoevskij. Dostoevskij nei suoi scritti non dà spazio a valutazioni etiche del ciò che accade, nè dà giudizi, nei suoi libri anche le cose più efferate scorrono in un tempo assoluto dove è sempre la fortuna, il caso, una coscienza sbiadita a decidere il futuro post-delitto dell'assassino.
PAOLUCCIA 28/01/2006 13:24:40 » Rispondi Tra l'altro Dostoevskij lo si ritrova in tanti altri suoi film,se non quasi in tutti. In uno lo chiama "Il russo pazzo".