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MATCH POINT regia di Woody Allen

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Requiem     8 / 10  20/01/2006 14:26:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'altra bella, e stavolta insolita prova registica di Woody Allen.
Questa volta il regista abbandona la commedia per dirigere un thriller noir molto asciutto e magistralmente diretto.
Quella di Allen è sostanzialmente una sfida: la storia si svolge non a New York ma nella Londra dell'alta società. Non c'è la solita colonna sonora jazz, ma questa volta la lirica.
La storia è abbastanza classica e già vista, ma quello che colpisce è la semplicità, la linearità e la classicità della prova registica di Allen.
La storia, seppure prevedibilmente, procede in maniera appassionante, e non si fa fatica a riconoscere l'ombra di Hitchcock dietro all'operazione, la casualità di "Delitto per delitto", ma anche e sopratutto "Frenzy", che Hichcock ambientò a Londra, dopo anni di attività negli USA. E la somiglianza dello strambo poliziotto nell'ultima parte a quello di "Frenzy" è evidentissima.
Allen guarda anche al cinema francese, l'alta società inglese è abbastanza simile alla borghesia della provincia francese nel cinema di Claude Chabrol, è l'ultima scena è abbastanza simile a quella di "Il fiore del male" e anche altri del regista.


Nel complesso è un buon esperimento, non bellissimo, ma molto riuscito, sopratutto dal punto di vista registico. E' insolito per Allen, ma ciò non significa che dietro la macchina da presa sembra ci sia un altro regista, come molti hanno detto. Alcuni dialoghi sono molto Alleniani, analogie anche con "Crimini e misfatti" sono evidenti come pure alcune situazioni che ricordano altri film passati (la Johanson è un'aspirante attrice, il protagonista e la sua futura moglie si conoscono su un campo da tennis)

Come al solito è prodotto dalla Dreamworks di Spielberg, ma Woody Allen guarda molto di + al pubblico europeo.