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L'INFERNO regia di Danis Tanovic

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  11/10/2006 10:26:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il trittico di film ideato da Kieslowski continua a prendere vita e dopo il non eccezionale “Heaven” diretto da Tom Tykwer,Danis Tanovic ha deciso di sobbarcarsi l’ardua impresa di realizzare “L’enfer”.
Storia di tre sorelle, che pur abitando nella stessa citta’ ,si sono perse di vista colpite da un grave trauma infantile.
Le loro vite sono tutt’altro che serene,Celine conduce un’esistenza solitaria dedicata all’anziana madre,Sophie soffre i continui tradimenti del marito,Anne è invece perdutamente innamorata di un maturo docente universitario che non ricambia…quando nelle vite delle tre donne entrera’ Sebastien tutto cambiera’ prospettiva,le sorelle si riavvicineranno (?) sino a trascinarci in un finale ad alto tasso drammatico.
Interessante notare come Tanovic,per sua stessa ammissione,figlio di un inferno devastante come quello della guerra nell’ex Jugoslavia, si sia avvicinato alla sceneggiatura originale per mostrare come il dramma possa esistere anche in ambienti borghesi,benestanti,apparentemente lontani dai problemi.
In questo caso viene celebrato il dramma del non detto,che obbliga le protagoniste ad una vita segnata da un fatto che si rivelera’ diverso da cio’ che loro hanno sempre creduto.
Non tutto funziona a dovere pero’,preso atto che Tanovic è abilissimo con la macchina da presa,che le attrici sono tutte molto brave,che i sentimenti e gli stati d’animo sono ben rappresentati, a rovinare un po’ il tutto è il continuo citazionismo ed il continuo simbolismo a cui Tanovic si affida,i dialoghi sono spesso eccessivamente altisonanti e retorici,la tensione è veramente poca e non bastano i buoni venti minuti finali a risollevare dal torpore la pellicola,la fotografia è banale e gia’ abbondantemente sfruttata con l’idea di affibbiare una tonalita’ diversa di colore ad ognuna delle tre protagoniste.
A mio avviso siamo lontani e di molto da celebrare questo film come un capolavoro,sicuramente è una pellicola interessante, ma No man’s land (film che segno’ il debutto di Tanovic) era di livello notevolmente superiore.